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Secondo l’Onu oltre 300mila persone nel Paese hanno bisogno di aiuto

Aumenta, come previsto, il drammatico bilancio delle vittime del devastante terremoto avvenuto in Marocco. Sono 2.901 le persone che hanno perso la vita, mentre il numero dei feriti è salito a 5.530.

Medias24 riporta, dal precedente bilancio, che sono stati registrati 1.351 i morti nella provincia di Al Haouz, 492 nella provincia di Taroudant, 201 in quella di Chichaoua e 17 nella prefettura di Marrakech.

Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) in Marocco sono oltre 300mila le persone che hanno bisogno di assistenza, l’Ufficio assicura che “sta monitorando attentamente la situazione ed è pronto a fornire supporto“. Da parte dell’Onu era già stata espressa la intenzione di “assistere il governo del Marocco nei suoi sforzi per aiutare la popolazione colpita“.

A tale scopo, sono arrivate le squadre di soccorso inviate da Spagna, Regno Unito, Qatar ed Emirati Arabi. Pronta ad offrire il suo supporto anche l’Organizzazione di cooperazione islamica che, elogiando il re del Marocco per la sua gestione della crisi, ha invitato tutta la comunità a fornire il suo aiuto.

Rabat avrebbe infatti “effettuato una valutazione precisa delle esigenze sul campo” e “in questa fase specifica” della drammatica emergenza provocata dal terremoto “ha risposto favorevolmente alle offerte di sostegno di Paesi amici, vale a dire da Spagna, Qatar, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti“. «Con l’avanzamento delle operazioni di intervento, la valutazione dei possibili bisogni potrebbe evolversi, il che consentirebbe di sfruttare le offerte di sostegno presentate da altri Paesi amici, secondo le esigenze specifiche di ogni fase», specifica tuttavia il governo.

La Francia intanto, che si è vista respingere l’offerta di aiuto, nega qualsiasi tensione con Rabat che, in quanto Stato sovrano, ha il diritto di “dare la priorità all’arrivo degli aiuti, rivolgendosi ai paesi disponibili caso per caso e non ricevendo aiuti che non corrisponderebbero alle sue necessità” come spiega la ministra degli Esteri Colonna.

In Marocco è presente anche un team italiano: «abbiamo raggiunto località dove non sono arrivati i soccorsi, ci sono ancora morti sotto le macerie e gente che tenta da sola di tirarli fuori. Qui le persone sono prive di qualsiasi assistenza e non era arrivato nessuno, quando ci hanno visti si sono gettati sulle nostre macchine. Siamo qui in forma privata non c’entra niente lo stato italiano», ha comunicato Cicchetti Marchegiani, presidente del Raggruppamento operativo emergenze (Roe), colonna mobile di Protezione civile, partito da Roma insieme ad altre quattro persone.

Il re del Marocco visita i terremotati a Marrakech

Il re del Marocco Muhammad VIsi è recato a Marrakech per fare visita ai terremotati feriti, ricoverati in un ospedale della città. Lo hanno riferito i media statali. Il sovrano non aveva ancora rilasciato dichiarazioni dalla notte del sisma.

di: Flavia DELL’ERTOLE

aggiornamento di: Marianna MANCINI e Francesca LASI

FOTO: ANSA/EPA/MOHAMED MESSARA