I bilanci sono in aumento, coinvolte le province di Gansu e Qinghai

Un terremoto di magnitudo 6.2 ha sconvolto la Cina.

Colpite soprattutto le province di Gansu e Qinghai, nella zona nord-occidentale del Paese vicino al confine con il Tibet: ci sono almeno 118 morti e 500 feriti ma i bilanci sono in aumento. Ufficialmente i dispersi sono almeno 20.

Il presidente Xi Jinping ha rivolto un appello chiedendo “sforzi a tutto campo” nella ricerca, salvataggio e soccorso dei superstiti.

L’epicentro della scossa è stato localizzato a cinque chilometri dal confine tra le due province maggiormente coinvolte. Nell’area sono state registrate una trentina di scosse di assestamento.

Notevoli i danni: i soccorritori stanno cercando sopravvissuti rimasti intrappolati sotto le macerie di case e strade venute giù.

Non aiutano nemmeno le temperature gelide, ampiamente sotto lo zero, che ostacolano ulteriormente i soccorsi: questa mattina, 19 dicembre, nel Gantsu si registrava una temperatura di -14.

di: Micaela FERRARO

aggiornamento di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/XINHUA / Fire and Rescue Department of Gansu