Il ministro degli Esteri ha poi detto di voler organizzare un festival delle start-up
«L’Italia vuole essere più presente nei Balcani. È una scelta politica: tornare a essere presente in Serbia e in tutta l’area dei Balcani che è una parte di Europa dove vivono amici, persone con cui vogliamo collaborare. Balcani rivestono un ruolo strategico ma devono anche sentirsi amati e apprezzati dai Paesi soprattutto confinanti, come l’Italia», ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani davanti a 300 imprenditori dei due Paesi riuniti a Palazzo Serbia.
«L’Italia è una Paese industriale, la seconda più grande economia industriale dell’Ue, abbiamo quattro milioni di Pmi e siamo convinti di poter esportare il nostro saper fare, i nostri prodotti. Siamo convinti che dobbiamo internazionalizzare le nostre imprese e lo dobbiamo fare in Paesi amici, dove possiamo creare anche joint venture, società miste serbe e italiane che possono creare crescita e benessere per il popolo serbo e italiano, ma anche per rinforzare la candidatura a membro dell’Ue», ha continuato dopo l’apertura del Business forum italo-serbo a Belgrado, dopo un incontro bilaterale con il presidente Aleksandar Vucic.
Durante la conferenza stampa il ministro Tajani ha spiegato che “la rotta balcanica preoccupa sia l’Italia che la Serbia: dobbiamo affrontare insieme questo tema che è prioritario” e che la Serbia “può giocare un ruolo fondamentale per garantire la stabilità dei Balcani, da cui dipende anche una soluzione dei fenomeni migratori: più ci sarà crescita economica, più ci sarà pace, più avremo la possibilità di chiudere stagioni di guerra che hanno a lungo lacerato questo territorio così caro all’Italia“.
Il ministro ha poi proposto di organizzare un Festival delle start-up e ha annunciato che il prossimo business forum italo-serbo si terrà l’anno prossimo a Trieste.
di: Alice GEMMA
FOTO: ANSA/FABIO FRUSTACI