ZELENSKY

L’intervento del presidente ucraino all’assemblea generale delle Nazioni Unite

Continuano i lavori dell’Assemblea generale dell’Onu a New York.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato accolto da un lungo applauso.

«Il mondo non abbandoni Kiev. La Russia sta usando la carenza del grano e i prezzi del cibo come armi. Sta usando l’energia come arma. Voglio ringraziare il leader che hanno supportato l’accordo sul grano – ha dichiarato Zelensky – La Russia non ha di diritto di avere le armi nucleari».

Ai bambini ucraini deportati in Russia, ha affermato il leader ucraino, “viene insegnato a odiare l’Ucraina” e che “possiamo mettere fine alla guerra alle nostre condizioni”. Zelensky ha, poi, accusato Mosca di genocidio per la deportazione dei bambini ucraini.

«La Russia sta usando la carenza del grano e i prezzi del cibo come armi. Sta usando l’energia come arma. Voglio ringraziare il leader che hanno supportato l’accordo sul grano – ha proseguito il presidente ucraino – L’Ucraina sta facendo di tutto per garantire che dopo l’aggressione russa, nessuno al mondo oserà attaccare nessuna nazione. Dobbiamo  fermarla (la Russia, NdR) dobbiamo agire  uniti per sconfiggere l’aggressore e concentrare le nostre capacità e  energie nell’affrontare queste sfide».

Zelensky ha, poi, annunciato che domani, mercoledì 20 settembre, presenterà al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite i dettagli del piano di pace ucraino, illustrato a grandi linee in un video al Palazzo di Vetro l’anno scorso. Il leader ucraino ha affermato che più di 140 Stati e organizzazioni internazionali hanno sostenuto in tutto o in parte il piano.

«La formula di pace ucraina sta diventando globale – ha affermato Zelensky – È pronta ad offrire soluzioni e misure che risolveranno tutto ciò che la Russia ha utilizzato come arma contro l’Ucraina e i vostri Paesi».

Meloni a colloquio con Erdogan

A margine dei lavori dell’Assemblea, la premier Giorgia Meloni ha avuto un colloquio con il presidente turco Recep Tayyp Erdogan presso la Rappresentanza turca alle Nazioni Unite. La presidente del Consiglio si è, poi, recata a Columbus Circle per deporre una corona di fiori al monumento dedicato a Cristoforo Colombo. Erano presenti i rappresentanti della Columbus Citizens Foundation e di altre associazioni italoamericane. «Non permetterò che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa – ha dichiarato Meloni a latere della cerimonia –  Quindi, l’unico modo è dichiarare guerra ai trafficanti e questo va fatto con il supporto di tutto il sistema multilaterale, con la volontà di tutte le nazioni che non accettano di farsi ricattare da organizzazioni criminali. Intendo portare questo tema con forza all’Assemblea generale, sarà una parte significativa del mio intervento».

Erdogan: “Consiglio Onu non garantisce più sicurezza mondiale”

È intervenuto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

«L’accordo sul grano ucraino ha evitato la minaccia di una fame globale – ha affermato Erdogan – 33 milioni di tonnellate di grano sono state trasportate attraverso il Mar Nero verso il mercato globale. Purtroppo il suo fallimento ha lasciato il mondo a fronteggiare una nuova crisi. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite non è più un garante della sicurezza a livello mondiale ma è diventato un campo di battaglia per i cinque Stati membri permanenti. Il mondo è più grande di cinque».

Secondo Erdogan il mondo deve fare fronte a “sfide sempre più complesse e pericolose”. «Vi sono conflitti, guerre, crisi umanitarie, lotte politiche e tensioni sociali dappertutto» ha aggiunto il presidente turco, sostenendo che il terrorismo “utilizzato come strumento di guerra per procura” in Siria, in Nordafrica e nel Sahel sta provocando “un danno irreparabile al clima della sicurezza globale sempre più fragile”.

L’intervento di Stoltenberg

Dopo il segretario generale Guterres, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il capo di Stato brasiliano Lula, ha preso la parola il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

«Se non difendiamo l’Ucraina, nessuna nazione al mondo sarà al sicuro – ha dichiarato Stoltenberg – ‘è fondamentale che la comunità ucraina  continui a condannare la Russia e a sostenere l’Ucraina. Nessuno sa quanto durerà questa guerra. Grazie al sostegno della Nato e della comunità internazionale  l’Ucraina è riuscita a respingere la Russia».

Il numero uno dell’Alleanza Atlantica ha, poi, fatto riferimento alla Cina sostenendo che ”non è un  avversario della Nato”, ma ”la sua crescente vicinanza con la Russia è una motivazione valida per rafforzare” la Nato.

Proteste a New York

Davanti al Palazzo di Vetro alcune persone hanno manifestato contro il regime iraniano invocando il nome di Jina “Mahsa” Amini, (la legge iraniana vieta l’uso di nomi non persiani) morta un anno fa mentre era nelle mani della polizia morale iraniana. Momenti di tensione quando si sono presentati alcuni contromanifestanti. I manfiestanti, alcuni dei quali vestiti con i colori dela bandiera iraniana hanno gridato: «Cosa vogliamo? Un cambiamento di regime in Iran» insieme allo slogan «Abbasso Khameini, abbasso Raisi». Proprio il presidente iraniano Ebrahim Raisi parlerà in serata.

Centinaia di persone si sono riunite a Times Square per manifestare contro la riforma giudiziaria del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Molti hanno sventolato bandiere israeliane scandendo la parola “democrazia”, alcuni indossavano magliette con la scritta «Salvate la democrazia israeliana» e «Fedeli alla Dichiarazione di Indipendenza».

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/EPA/JUSTIN LANE