Un mancato bilanciamento fra lavoro e vita privata e ambizioni altissime sono ormai caratteristiche comuni ma da non sottovalutare
Si chiama sisfemia, dal mitologico Sisifo, la nuova patologia connessa allo stress da lavoro. Una tendenza generalmente osservabile, più che una malattia circoscritta, con gravi conseguenze per la salute mentale e fisica.
La sisifemia è un disturbo derivante dall’esaurimento fisico e mentale di un lavoratore che insegue obiettivi sempre più difficili, che sia imposto dal datore di lavoro o prefissato da lui stesso. Ambizione e perfezionismo maniacale possono dunque sfociare in un vero e proprio esaurimento da lavoro quando l’impegno prefissato non viene mai portato a termine e questo innesca altre ore di lavoro e altra frustrazione.
«Non si dorme bene, si riduce il tempo libero e la cerchia sociale solo all’ambiente di lavoro» spiega il direttore della Cattedra di Medicina Valutativa dell’Ucam di Murcia José Manuel Vicente descrivendo il loop “emotivamente devastante” che si crea.
Fra le possibili conseguenze fisiche ci sono “patologie cardiache tipo infarti, disturbi del ritmo cardiaco, sbalzi di tensione che possono essere permanenti, con quadri ipertensivi sostenuti“, spiega ancora il medico. Ecco perché è importante tenersi in guardia rispetto ai rischi di una “iper-produttività” e, in generale, di un cattivo rapporto con l’ambiente di lavoro.
di: Marianna MANCINI
FOTO: PIXABAY