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Nella provincia del Kurdistan, a Qom e Qazvin le scuole sono rimaste chiuse già da questa mattina, martedì 14 marzo. Coloro che disturberanno l’ordine pubblico saranno arrestati

Dopo le proteste degli ultimi giorni in Iran, le scuole nella provincia di Teheran chiuderanno due ore prima per prevenire incidenti. Gli attivisti hanno infatti annunciato tre giorni di manifestazioni in occasione delle tradizionali celebrazioni del ‘Charshanbesuri’ ovvero la notte che precede l’ultimo mercoledì prima del capodanno iraniano (21 marzo) che quest’anno sarà il 14 marzo.

A riferirlo è il quotidiano Etemad che fa sapere che nella provincia del Kurdistan, a Qom e Qazvin le scuole sono rimaste chiuse già da questa mattina, martedì 14 marzo.

Secondo quanto dice Bbc Persian la polizia della città ha comunicato che domani, mercoledì 15 marzo, ci saranno agenti in borghese per fermare possibili dimostrazioni.

Nella notte di ieri c’erano state delle manifestazioni anti governative in diverse città dell’Iran, non solo nella capitale ma anche a Sanandaj, Mashhad e Kamiyaran. Il ministero dell’Intelligence ha poi dichiarato che decine di “terroristi” che pianificavano sabotaggi in occasione del ‘Charshanbesuri’ sono stati arrestati, tra loro alcuni “coinvolti nelle proteste anti sistema iniziate in settembre”.

“Coloro che disturberanno l’ordine pubblico durante la celebrazione del ‘Charshanbesuri’ saranno arrestati e resteranno in prigione fino al 4 aprile, ovvero fino alla fine delle vacanze del Capodanno iraniano”, così minaccia la polizia iraniana, ed aggiunge che le auto di queste persone saranno confiscate.

di: Alice GEMMA

FOTO: EPA/STRINGER