Duntsova

Si era apertamente schiarata contro la guerra in Ucraina

La Commissione elettorale centrale rusas non ha accettato la registrazione di Ekaterina Duntsova, pubblicamente contraria alla guerra in Ucraina, come candidata alla presidenza della Russia.

Ad annunciarlo è stata la stessa Commissione.

Le autorità hanno trovato “errori” all’interno dei documenti presentati da Duntsova per accedere all’appuntamento elettorale, in cui si ripresenterà per un quinto mandato il leader russo, Vladimir Putin.

La 40enne è un ex giornalista con esperienza in consiglio comunale. Oltre un mese fa aveva comunicato la sua candidatura come indipendente, aveva spiegato la sua decisione col fatto che “negli ultimi dieci anni il Paese si è mosso nella direzione sbagliata: la strada non è stata quella dello sviluppo, ma quella dell’autodistruzione”. Si è schierata a favore della cessazione delle ostilità in Ucraina, per riforme democratiche nel Paese e per il rilascio dei prigionieri politici. Poi, Duntsova era stata convocata nell’ufficio del pubblico ministero e la VTB Bank aveva bloccato i trasferimenti a suo nome.

La Russia ha per molti anni escluso le figure dell’opposizione dalle elezioni e dalla vita politica, una repressione aumentata dopo l’invasione dell’Ucraina.

Nel 2018, era stato Aleksei Navalny a essere escluso dalle presidenziali che incoronarono ancora una volta Putin. L’uomo è stato condannato per “estremismo” e oggi sono 18 giorni che avvocati e suoi collaboratori non ne hanno notizia.

di: Alice GEMMA

FOTO: EPA/STRINGER