“Siamo 900mila” hanno detto gli organizzatori. Madrina della manifestazione Elodie, che ha cantato il singolo “Bagno a Mezzanotte”

È partito alle alle 15.30 il Pride di Roma, la manifestazione per la difesa dei diritti Lgbt che sfilerà per le vie della Capitale come in altre parti del mondo, da Genova a Tel Aviv, in Israele, fino al Disneyland Paris.

Partenza in piazza della Repubblica con “torniamo a fare rumore”, lo slogan dell’edizione 2022 in omaggio all’icona Raffaella Carrà. La madrina della parata sarà, ancora una volta, Elodie.

Tra i 15 carri presenti anche quello del Circolo Mario Mieli, il carro della madrina Elodie, e quelli della comunità ebraica LGBTQIA+. In piazza anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

«Siamo 900mila» hanno annunciato gli organizzatori al microfono dal carro che ha aperto il corteo. 

La madrina Elodie si è, poi, esibita, con il suo singolo Bagno a mezzanotte.

All’iniziativa hanno partecipato anche i Radicali italiani e +Europa. Emma Bonino ha scritto sui social: «dove marcia il Pride scoppia la pace. I Pride, nati come rivolta contro le discriminazioni subite dalla comunità LGBTI+, oggi sono un termometro attendibile per capire il grado di salute di una democrazia: dove sfilano nella loro libertà i cittadini, tutti i cittadini, vivono meglio. Dove sono proibiti, censurati o repressi brutalmente, mancano tutte le libertà. Per questo oggi, dopo due anni difficili ballate, cantate, urlate, rivendicate la piena uguaglianza, ne avete tutto il diritto. Teniamoci stretta la libertà, teniamoci stretta l’Europa che la tutela, teniamoci stretti i Pride. Io sono ancora un po’ acciaccata dopo una caduta ma – conclude – col cuore sfilerò con tutte e tutti voi».

Per alcune realtà, come il movimento politico cattolico Militia Christi e il movimento nazionale della Rete dei patrioti, si tratta di un “triste evento”, come si legge sui manifestanti che hanno affisso lungo il percorso del corteo di opposizione.

«Con tale iniziativa, che riporta le intramontabili parole di Papa S. Giovanni Paolo II sull’essenza di tale sciagurata questione, intendiamo bollare come irresponsabili le istituzioni, dal Comune di Roma alla Regione Lazio, per aver concesso spazi e patrocinio a manifestazioni ideologiche intolleranti, che irridono volgarmente la religione e la fede di miliardi di persone» – spiegano.

di: Alessia MALCAUS

FOTO: ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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