Piatti, menorah, oggetti comuni: i tesori perduti nella tragedia del Novecento saranno esposti al museo di Lodz

Nascosti, per celarli ai furti e ai sequestri degli occupanti; alcuni preziosi, altri semplicemente cari alla memoria. Forse non rivedranno tutti i loro proprietari i 400 reperti ritrovati in un campo in Polonia, nella cittadina di Lodz, e che si crede siano stati nascosti dai loro possessori ebrei con l’intenzione di venirli a recuperare dopo essere sfuggiti ai campi di concentramento e ai pogrom della Seconda Guerra Mondiale. Secondo quanto riportato dall’emittente TVN24, secondo gli storici sarebbero stati seppelliti sotto la terra diversi oggetti, tra cui alcuni menorah, i candelabri usati nella festività ebraica dell’Hanukkah, e oggetti di uso quotidiano: cosmetici, argenteria per la tavola, articoli per la toeletta. A parte alcuni hannukkiah, che hanno illuminato il 22 dicembre della comunità ebraica locale, gli altri reperti saranno portati al museo archeologico.

Ci sono infatti, purtroppo, forti possibilità che non torneranno mai nelle mani dei loro legittimi proprietari. Il numero 23 di VIa Polnocna, dove le ruspe hanno ritrovato il tesoro di persone travolte dalla tragedia della Shoah, è situato infatti poco fuori il perimetro del ghetto di Litzmannstadt, dove fino all’agosto del 1944 gli occupanti nazisti avevano confinato circa 200 mila ebrei da tutta l’Europa. Tragicamente, diversi di questi sono stati assassinati nei campi di concentramento.

di: Caterina MAGGI

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