L’atleta ha completato 100 miglia in 12 ore, 31 minuti e 11 secondi ma il record non è stato ufficializzato perché il percorso era più corto: “è sconvolgente”
218 metri fanno la differenza. Lo sa bene la maratoneta americana Camille Herron a cui il comitato USA Track & Field (USATF) non ha ufficializzato il record mondiale sulle 100 miglia a causa di 716 piedi, proprio 218 metri.
Herron, ultramaratoneta classe 1981, vincitrice di tutti e tre i campionati mondiali IAU Trail World Championships su strada per 50 chilometri, 100 chilometri e 24 ore, è nota per il suo stile di corsa caratterizzato da capelli sciolti, birra in mano e tacchi ai piedi. Lo scorso febbraio ha segnato un nuovo record in carriera al Jackpot Ultra Running Festival di Henderson: 100 miglia in 12 ore, 41 minuti e 11 secondi con un vantaggio di 30 minuti sul secondo classificato.
Al momento di ufficializzare il suo risultato, poche settimane fa, tuttavia, il comitato ha misurato per la seconda volta il percorso scoprendo che era più corto di 218 metri. «A causa della schiacciante documentazione, foto, resoconti di prima mano e copertura video in diretta della gara, questo fatto non è in discussione», ha commentato al The Post l’addetto alla misurazione, non lasciando spazio alla questione.
Per Herron, ovviamente, è stata una doccia fredda. Intervistata dal Washington Post ha dichiarato: «ho stabilito un record mondiale in quella gara, e ora ci dicono che non sappiamo se il percorso fosse di 100 miglia o meno. È sconvolgente perché da allora ho fatto gare e questo ha pesato molto su di me e ha influito sulle mie prestazioni». Dopo il suo record, infatti, l’atleta, già famosa, è diventata una star e ha girato il mondo per raccontare la sua storia.
Guardando al futuro aggiunge: «spero di avere un’altra opportunità al record, ma forse no non sai cosa riserva il futuro. Quindi questo ha un grande impatto su di me e sulla mia carriera. Voglio dire, ho 40 anni, sai. Il mio momento è ora che sono nella migliore forma della mia vita. E, voglio dire, questi momenti possono essere fugaci. Ho messo il mio cuore e la mia anima in quella performance, ed è stato un grosso problema per lo sport e la storia dello sport che deve contare».
La storia di Herron non è purtroppo un caso isolato: una sorte simile è toccata anche alla campionessa d’atletica britannica plurimedagliata Eilish McColgan a cui hanno annullato il record europeo nei 10 mila metri raggiunto alla Great Scottish Run (completata in 30 minuti e 18 secondi). Il percorso, tuttavia, era più corto di 150 metri. Un errore che la società responsabile della competizione aveva già commesso nel 2016 ai danni di Callum Hawkins.
di: Alessia MALCAUS
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