centro antiviolenza

Succede a Vicenza dove un giovane vittima di violenza subita da un altro ragazzo si è visto rigettare la domanda

Il Centro antiviolenza di Vicenza ha rifiutato il suo supporto a un ragazzo abusato sessualmente da un altro ragazzo, spiegando che il supporto viene fornito soltanto alle donne. A raccontare la vicenda è stata l’avvocatessa Alessandra Bocchi: «è incredibile che un servizio di supporto pubblico, specie per determinati casi, non venga estesa anche a soggetti maschi».

La vittima aveva conosciuto il ragazzo in un’app di incontri, salvo poi subirne le violenze sessuali. In seguito si sarebbe rivolto all’avvocatessa per tutelarsi da un sistema che avrebbe lasciato “scoperto” anche un altro ragazzo.

Secondo Bocchi il problema sarebbe di natura meramente legale: la legge regionale a contrasto della violenza sulle donne, risalente all’aprile 2013, prevede infatti che i centri antiviolenza e le strutture protette accolgano (gratuitamente) solo donne maggiorenni vittime di violenza.

L’aiuto offerto dal servizio pubblico comprende colloqui preliminari, percorsi personalizzati, consulenze legali e iniziative pubbliche di prevenzione e sensibilizzazione.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/JESSICA PASQUALON