Kim Jong-un ha invitato a Pyongyang il presidente russo al termine dei loro colloqui
Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa ufficiale della Corea del Nord Kcna il presidente russo Vladimir Putin ha accettato l’invito di Kim Jong-un di visitare il Paese.
L’invito è arrivato al termine dell’incontro tra i due leader, in occasione della cena ufficiale, si legge nella nota dell’agenzia che “al termine del ricevimento, Kim Jong-un ha gentilmente invitato Putin a visitare la Corea del Nord al momento più opportuno. Putin ha accettato l’invito con piacere e ha riaffermato la sua volontà di portare avanti la storia e la tradizione dell’amicizia tra Russia e Corea del Nord“.
Kcna aggiunge inoltre che i due “hanno discusso con mente aperta le questioni importanti e di cooperazione immediata che sorgono nella difesa della sovranità, dello sviluppo e degli interessi dei due Paesi“.
Dal fronte
Intanto non si placano le ostilità sul fronte. Da quanto emerge un bimbo di 6 anni è morto in un attacco russo nella regione di Kherson, nel villaggio di Novodmytrivka.
Durante la notte invece, secondo quanto riporta l’aeronautica di Kiev sono stati abbattuti 17 dei 22 droni russi che tentavano di attaccare il Paese.
Dalla Tv nazionale bulgara (Bnt) è stato annunciato che il Parlamento ha revocato il divieto di importazione di grano ucraino dopo la scadenza di domani. I voti favorevoli sono stati 124, i contrari 69.
Su Telegram il vice ministro della Difesa ucraino Ganna Maliar ha annunciato che le forze di Kiev sono riuscite a riconquistare il villaggio di Andriivka, a sud di Bakhmut. Notizia smentita però dalla terza Brigata d’Assalto Separata dell’esercito ucraino che ha parlato di informazioni “false e premature. Nelle aree di Kleshcheevka e Andriivka continuano combattimenti seri e pesanti. Tali dichiarazioni sono dannose, rappresentano una minaccia per la vita del personale e danneggiano la missione“.
Intanto secondo quanto riporta il Wall Street Journal, che cita fonti a conoscenza della decisione, gli Stati Uniti sarebbero in procinto di annunciare sanzioni contro circa 150 aziende e individui stranieri sospettati di inviare tecnologia Usa alla Russia.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/EPA/MIKHAIL METZEL