Si tratta però di un proiettile molto comune, le indagini dunque proseguono
La vicenda dei due cacciatori morti a 24 ore di distanza si fa sempre più complicata. Il proiettile che ha ucciso il 24enne Massimiliano Lucietti, secondo la perizia balistica del Ris di Parma, è compatibile con la carabina di Maurizio Gionta, il cacciatore che dopo aver trovato il corpo del 24enne si è suicidato.
Si tratta, però, di un proiettile molto utilizzato e infatti è compatibile con circa 20 fucili regolarmente denunciati dai cacciatori della zona, quindi non è chiaro se sia stato Gionta, ma sembra senza esclusione che sia stato un altro cacciatore a sparare.
Emerge anche chiaramente che non sia stata l’arma dello stesso Lucietti a sparare il colpo mortale, dato che utilizzava il calibro 300. Le analisi balistiche stanno proseguendo e si concentrano sull’impronta sull’ogiva. Intanto la Procura di Trento ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/FACEBOOK/ Federazione dei Corpi Vigili del Fuoco Volontari Provincia autonoma Trentoma Trento