Questi dati sono una conseguenza del boicottaggio a Israele
Recentemente la domanda di prodotti halal ha fatto registrare un incremento maggiore al 100%. A comunicare questo dato è stato il World Halal Summit Council il quale precisa come questo fenomeno sia l’effetto diretto del numero crescente di boicottaggi di prodotti israeliani.
Questi infatti sono raddoppiati a seguito dell’inasprirsi del conflitto tra Hamas e Israele ma soprattutto all’emergenza umanitaria sempre più complessa nella Striscia di Gaza. I Paesi non appartenenti al mondo islamico nei quali la domanda di prodotti halal è esplosa sono Gran Bretagna, Stati Uniti e Russia.
Non si tratta semplicemente di cibo ma anche di prodotti appartenenti al settore tessile, prodotti del mondo farmaceutico e prodotti igienici. Un mercato che ha un valore di 7.000 miliardi e che ha l’obiettivo di raggiungere i 10 mila miliardi entro i prossimi cinque anni anche grazie agli investitori del Golfo che non hanno problemi di liquidità.
«La domanda cresce nei paesi occidentali ed è raddoppiata nelle ultime tre settimane. Numeri frutto dei boicottaggi, ma segno anche di una spaccatura tra i governi che rimangono in silenzio e l’opinione pubblica. Non facciamo politica, il nostro è un appello umanitario», ha detto Yunus Ete, il presidente del World Halal Summit Council.
Questo è un organismo che è cresciuto negli ultimi anni anche grazie al lavoro di Recep Tayyip Erdogan, presidente turco che ha investito molto su queste produzioni. La finanza Islamica è un sistema di servizi finanziari che non ha interessi e su cui Erdogan crede molto convinto del fatto che “possa raggiungere tutti i consumatori, anche non musulmani”, specialmente un mercato cui la Turchia guarda con interesse per alleviare la difficile situazione economica interna.
Nel 2021 a livello globale il settore alimentare halal ha generato 1,3 mila miliardi di dollari di ricavi, il tessile 295 miliardi, i media 231 miliardi e il turismo 102 miliardi. Per quanto riguarda la finanza islamica si è passati dai 3,1 mila miliardi del 2021 a 3,4 mila miliardi nel 2022.
di: Alice GEMMA
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