Lo ha annunciato su Facebook l’ex analista militare, che ebbe un ruolo chiave nella diffusione dei documenti sul ruolo degli Stati Uniti nella guerra in Vietnam
L’ex analista militare Daniel Ellsberg, il “whistleblower” dei Pentagon Papers, ha un cancro allo stadio terminale. Lo ha annunciato lo stesso Ellsberg su Facebook, spiegando che gli è stato diagnosticato un tumore al pancreas non operabile.
Ellsberg, 91 anni, ha scelto di non sottoporsi alla chemioterapia. Secondo i medici, gli rimarrebbero dai tre ai 6 mesi di vita.
I Pentagon Papers sono dei documenti top-secret di 7 mila pagine del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti sulle strategie e i rapporti del governo federale con il Vietnam tra il 1945 e il 1967. La scelta dir accoglierli fu dell’allora segretario alla Difesa Robert McNamara. I documenti furono poi copiati da Ellsberg e pubblicati per la prima volta dal New York Times nel giungo 1971 e poi dal Washington Post pochi giorni dopo.
I documenti rivelarono che il governo statunitense aveva esteso il proprio ruolo nel conflitto con bombardamenti e raid aerei nel Laos, in Cambogia e in Vietnam del Nord e aveva intrapreso delle azioni di guerra prima che i cittadini Usa ne fossero informati. Ellsberg e il ricercatore Anthony Russo iniziarono a copiare i documenti dal 1969 con l’intenzione di diffonderli. Nel febbraio 1971 l’analista consegnò le carte a Neil Sheehan del New York Times, che decise poi di pubblciarli.
Nel 1973 Ellsberg fu accusato di spionaggio dall’amministrazione Nixon. Le accuse furono, però, respinte da un giudice.
Alla vicenda è dedicato il film The Post (2017), diretto da Steven Spielberg, con Meryl Streep e Tom Hanks.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/ EPA/ARNO BURGI