EPA/TERESA SUAREZ

Cortei in tutto l’Esagono, i sindacati denunciano “disprezzo” da parte di Macron

L’Esagono entra nella settima giornata di mobilitazione. Oggi in Francia altri cortei si sono snodati per piazze e strade, specialmente nella capitale Parigi, per protestare contro la riforma delle pensioni. I sindacati auspicano che questa nuova dimostrazione di forza alla vigilia di una settimana decisiva per l’approvazione della nuova legge in Parlamento smuova gli equilibri politici nell’emiciclo, nonché l’opinione pubblica ancora indecisa. Secondo i sondaggi, meno di un terzo dei francesi è favorevole alla riforma promossa dal presidente Emmanuel Macron. Di cui oggi i leader sindacali hanno commentato l’atteggiamento a loro dire di “disprezzo“.

A Parigi, la manifestazione è partita alle 14 da place de la République per dirigersi a Nation secondo un percorso “classico” dei cortei di protesta, con passaggio dalla place de la Bastille. Negli scorsi giorni ai cortei contro la riforma delle pensioni si erano unite le manifestazioni degli studenti, già impegnati in azioni di sostegno ai sindacati; i giovani denunciano una situazioni di precarietà e incertezza, a cui si somma la prospettiva di una pensione non in linea con gli standard precedenti.

Sempre nella capitale si segnalano scontri fra gruppi di antagonisti con il volto coperto e polizia. Lungo il percorso, da place de la République alla Bastiglia, alcune vetrine infrante, danni in un negozio di motociclette, pensiline distrutte e numerosi lanci di oggetti. In un caso la guerrilla non si è rivolta soltanto contro la polizia ma anche contro un gruppo di sindacalisti. Almeno 26 i fermi, secondo quanto reso noto dalla prefettura, leggermente in aumento rispetto alle precedenti manifestazioni, nonostante la partecipazione ai cortei sia in calo rispetto alla giornata di martedì scorso. Tafferugli anche a Nantes, nella Francia occidentale.

di: Caterina MAGGI

FOTO: EPA/TERESA SUAREZ