madrid pacco bomba

Alcuni funzionari imputano la campagna intimidatoria degli scorsi mesi al Movimento imperiale russo

Ci sarebbe la Russia dietro ai pacchi bomba recapitati in Spagna fra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. A sospettarlo sono alcuni funzionari statunitensi ed europei secondo cui l’ordine sarebbe partito dall’intelligence militare di Mosca che si sarebbe servita di un gruppo di militanti suprematisti bianchi con sede in Russia per perpetrare le minacce. Fra gli obiettivi, ricordiamo, anche la residenza del primo ministro Pedro Sánchez, il ministro della Difesa e le ambasciate americana e ucraina. Un impiegato dell’ambasciata ucraina era rimasto ferito all’esplosione di un pacco.

Il gruppo “incriminato” sarebbe il Movimento imperiale russo, una formazione radicale con associati in tutto il Vecchio Continente e centri di addestramento militare a San Pietroburgo, già nell’elenco delle organizzazioni terroristiche globali secondo il Dipartimento di Stato Usa.

L’intelligence starebbe ripercorrendo le tracce del Movimento in Spagna, dove di recente sono stati importanti membri del gruppo che ha stretto legami anche con omologhe organizzazioni spagnole di estrema destra.

L’operazione condotta in Spagna potrebbe essere stato un test di Mosca per valutare l’impiego dell’organizzazione in attacchi terroristici in tutta Europa, a partire dalle Capitali della Nato.

Ad ogni modo, non ci sono prove di impegni concreti della Russia in azioni quali attacchi segreti o sabotaggi in Europa.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/FERNANDO VILLAR