Israele non fornirà a Gaza acqua ed elettricità. Le vittime salgono a 2.215. Colloquio telefonico tra Blinken e Wang Yi
Il conflitto in Medio Oriente continua.
Il primo ministro Benyamin Netanyahu si è recato nei kibbutz di Beeri e di Kfar Aza, zona di Israele a ridosso del confine con la striscia di Gaza, in cui si sono verificati i massacri dell’ultima settimana.
9 ostaggi uccisi nei raid israeliani su Gaza
Hamas ha poi dichiarato che 9 ostaggi rapiti in Israele, tra cui quattro stranieri, sono stati uccisi nei raid israeliani sulla Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo comunica Haaretz.
Riguardo l’assenza di acqua ed energia nella Striscia, Israel Katz, ministro dell’Energia israeliano, ha confermato su X di mantenere ferma la sua posizione: “non ci arrenderemo e non ci fermeremo. Hamas è responsabile di ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza. Sull’acqua, sull’elettricità, su tutto”. E così il capo Hamas ha scritto al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, per accusare Israele di “crimini di guerra”.
Oggi, Antony Blinken ha chiamato Wang Yi, suo omologo cinese, per chiedere aiuto al Paese per evitare che la guerra fra Israele e Hamas si estenda. La Cina chiede agli Stati Uniti di “avere un ruolo responsabile nel conflitto tra Hamas e Israele”.
Cittadini stranieri al valico in attesa di lasciare Gaza
Sono molti i cittadini stranieri che si sono ammassati nei pressi del valico di Rafah tra Gaza e l’Egitto a seguito della diffusione della notizia secondo la quale era stato raggiunto un accordo per permettere agli stranieri di uscire da Gaza attraverso il valico. Sono ancora in corso trattative per far arrivare gli aiuti a Gaza attraverso lo stesso valico. Rafah è stato chiuso da quando Israele ha bombardato la zona. Non è ancora stato riaperto.
Nel frattempo, Ghassan Abu Sitta, chirurgo ricostruttivo che è all’interno dell’ospedale di Shifa, a Gaza, scrive su X: “l’ospedale di Shifa è pieno di famiglie sfollate. Ci sono persone che dormono sui pavimenti, ovunque, anche all’interno dell’ospedale. L’affollamento porterà a un’epidemia, alla diffusione di malattie infettive. I medici hanno portato le loro famiglie in ospedale per sicurezza”.
Ucciso a Gaza Ayman Younis, uno dei leader di Hamas
Il ministero della Sanità di Gaza ha comunicato che durante un attacco di Israele di questa mattina è stato ucciso Ayman Younis, uno dei leader di Hamas nella Striscia. Il suo corpo è stato rinvenuto sotto le macerie dell’abitazione in cui si trovava a fine mattinata.
Libano denuncia Israele all’Onu per uccisione giornalista
Il Libano ha deciso di presentare una denuncia all’Onu per “l’uccisione intenzionale da parte di Israele del giornalista libanese Issam Abdallah e per altri giornalisti feriti” ha comunicato il ministero degli Affari esteri libanese. In un comunicato, il ministero degli esteri denuncia “una palese aggressione, un crimine contro la libertà di espressione, contro il giornalismo e i diritti umani e attribuisce a Israele la responsabilità dell’attuale escalation” nel sud del Libano.
Sono in corso le indagini dell’accaduto.
Onu: “a Gaza sta per finire acqua, 2 milioni di persone a rischio”
L’Onu per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi in Medio Oriente (Unrwa) ha comunicato che “più di 2 milioni di persone sono a rischio a causa della mancanza d’acqua a Gaza”. A riportarlo è il Guardian.
«È diventata una questione di vita o di morte. È un dovere: il carburante deve essere consegnato adesso a Gaza per rendere l’acqua disponibile per 2 milioni di persone – ha detto Philippe Lazzarini, commissario generale dell’Unrwa – Il carburante è l’unico modo perché le persone abbiano acqua potabile sicura. In caso contrario, le persone inizieranno a morire di grave disidratazione, tra cui bambini piccoli, anziani e donne. L’acqua è ormai l’ultima ancora di salvezza rimasta. Chiedo che l’assedio agli aiuti umanitari venga revocato adesso».
Nel frattempo questa mattina, sono ripresi i lanci di razzi da Gaza sul sud di Israele a seguito di una pausa di 10 ore. In particolare nel kibbuts di Nirim ci sono quattro feriti di cui uno in condizioni critiche. Le Brigate al-Qassam, ala militare di Hamas, hanno dichiarato di aver lanciato dei razzi contro Tel Aviv come rivalsa per i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza.
Papa Francesco ha chiamato di nuovo, ieri sera, la parrocchia di Gaza, comunciado che sta facendo tutto il possibile per evitare il peggio. A riferirlo è stato il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli.
Anche il Segretario di Stato, card. Pietro Parolin, ha chiamato il Primo Ministro della Palestina, Mohammad Shtayyeh, per manifestare “dolore per quanto accade a Gaza”.
Il bilancio
Il bilancio da inizio guerra è drammatico.
Da inizio conflitto i morti nella Striscia per gli attacchi israeliani sono stati 2.215. A comunicarlo è stato il ministero della Sanità di Hamas, specificando che soltanto ieri sono stati 256 i morti (compresi 20 minori) e 1.788 i feriti. Ci sarebbero invece circa 120 civili in ostaggio sotto le grinfie di Hamas nella Striscia di Gaza. Inoltre, più di 1.300 palazzi sono stati completamente distrutti nella Striscia.
Nelle ultime 24 ore sono stati uccisi almeno 324 palestinesi a Gaza, 126 erano bambini.
Egitto e Stati Uniti concordano uscita americani da Gaza
L’Egitto e gli Stati Uniti hanno fatto un accordo riguardante il consenso dell’uscita, attraverso il valico di Rafah, degli americani e palestinesi con cittadinanza americana a Gaza. Ad affermarlo è una fonte egiziana citata dai media. Inoltre, Israele non darà il via ad azioni sul valico in modo che resti aperto fino alle 17.
di: Alice GEMMA
FOTO: PIXABAY