lukashenko censura bielorussia

L’uomo è stato accusato in seguito a due post pubblicati sui suoi social

La scure della censura lavora alacremente in Bielorussia. Dal Comune di Brest-Litovsk, vicino al confine con la Polonia, arriva infatti la notizia di una nuova condanna: un uomo dovrà scontare due anni di reclusione per aver “insultato” il presidente Aleksandr Lukashenko e il sindaco del capoluogo.

L’uomo, Maksim Zaytsev, avrebbe rivolto parole ingiuriose al presidente e al sindaco attraverso due post pubblicati sui social nel 2021 e nel 2022. Lukashenko in particolare sarebbe stato additato come un “animale messo alle strette“.

La vicenda è stata raccontata dall’ong per la difesa dei diritti umani Vesnà. La settimana scorsa un giornalista, il polacco-bielorusso Andrzej Poczobut, era stato condannato a 8 anni di reclusione in Bielorussia con l’accusa di aver incitato delle proteste contro Lukashenko.

di: Marianna MANCINI

FOTO: EPA/GAVRIIL GRIGOROV / SPUTNIK / KREMLIN