Medvedev: questo conflitto potrebbe durare decenni

Una struttura medica a Dnipro, in Ucraina, è stata colpita da un missile russo. Il bilancio sale a due morti e 31 feriti, tra cui due bambini. In un comunicato, Medici Senza Frontiere (Msf) fa sapere che stanno cercando di aiutare le persone ferite fornendo primo soccorso psicologico.
«I team Msf stanno fornendo un primo soccorso psicologico. Inoltre, a causa del massiccio afflusso di pazienti, abbiamo donato farmaci all’ospedale», ha detto Olexandr Scholokov, coordinatore medico di Msf.

“Un altro attacco missilistico russo, un altro crimine contro l’umanità in quanto tale. Gli edifici di una clinica psichiatrica e di una clinica veterinaria nella città di Dnipro sono stati distrutti”. A scriverlo su Twitter è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Solo uno Stato malvagio può combattere contro le cliniche. Non ci può essere alcuno scopo militare in questo. È puro terrore russo. La Russia ha scelto la via del male di sua volontà e non abbandonerà questa strada da sola. Dobbiamo sconfiggere il terrore e lo faremo. L’Ucraina e l’intero mondo libero insieme”.

Il leader ucraino ha dichiarato anche che dopo il raid a Dnipro, Kiev farà “tutto il possibile, tutto l’impossibile, per accelerare la fornitura all’Ucraina di un maggior numero e qualità dei sistemi di difesa aerea: questo è letteralmente un problema quotidiano su cui lavorare con i partner. Questa settimana, abbiamo compiuto progressi significativi per quanto riguarda l’aviazione moderna per l’Ucraina, che diventerà una componente chiave della nostra difesa aerea. Ci stiamo muovendo più velocemente nella modernizzazione della difesa di quanto si sarebbe potuto prevedere 6 mesi fa”.

Intanto il ministro degli Esteri russo Lavrov ha incontrato l’inviato cinese per l’Ucraina, Li Hui, e ha dichiarato che il Cremlino è “impegnato per una soluzione politico-diplomatica del conflitto”.

Il presidente del Brasile Putin, invece, al telefono con Putin, ha ribadito la disponibilità del Brasile, insieme a India, Indonesia e Cina, a dialogare per la pace in Ucraina.

La Cina vuole lasciare le regioni annesse alla Russia, No da Kiev

“Qualsiasi ‘scenario di compromesso’ che preveda la non liberazione di tutti i territori dell’Ucraina, di cui periodicamente parlano ‘fonti anonime’ nelle elite europee e americane, equivale ad ammettere la sconfitta della democrazia, la vittoria della Russia, la conservazione del regime di Putin e di conseguenza il forte aumento dei conflitti nella politica globale. Tutto questo è il caro sogno della Russia. La domanda è retorica: perché i singoli attori pubblici continuano a interpretare lo ‘scenario mediatico russo’ e a prolungare il conflitto?”. È quanto il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak scrive su Twitter dopo il messaggio che Li Hui, l’inviato cinese per l’Ucraina, avrebbe recapitato all’Europa.

Violente esplosioni a Krasnodar

A Krasnodar, nella Russia meridionale, ci sono state due esplosioni violente. Secondo Veniamin Kondratyev , il governatore della regione di Krasnodar, le esplosioni sono state causate da droni. Non ci sono state nè vittime né danni ad infrastrutture critiche.

Nuove sanzioni contro la Russia dal Giappone

Il ministero degli Esteri giapponese ha annunciato di voler estendere le sanzioni contro la Russia inserendo nella sua blacklist diversi funzionari militari russi e imporre restrizioni all’export di 80 società di Mosca.

Nella lista nera finiscono comandanti e funzionari militari russi delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e delle zone occupate delle regioni ucraine di Zaporizhzhia e Kherson come i colonnelli Mikhail Teplinsky e Sergey Karakayev. Per le aziende spiccano invece i nomi dell’operatore di telefonia mobile MegaFon, il Servizio federale di cooperazione tecnico-militare, la Fondazione russa per progetti di ricerca avanzata nell’industria della Difesa, l’ufficio di progettazione Npo Lavochkin, il produttore di camion Kamaz, la Fondazione Skolkovo e l’Istituto Skolkovo di Scienza e tecnologia.

Inoltre Tokyo ha annunciato che vieterà le esportazioni di articoli che “contribuiscono a rafforzare la base industriale della Russia“.

Anche la compagnia francese Michelin ha abbandonato la Russia. Secondo quanto riporta Interfax che cita un comunicato dell’azienda le attività in Russia sono state vendute a Power International Tires, un distributore locale di varie marche di pneumatici.

Medvedev: il conflitto potrebbe durare decenni

In visita in Vietnam il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev ha dichiarato che “questo conflitto può durare a lungo, forse per decenni. È una nuova realtà, nuove condizioni di vita“.

Lo riporta la Tass. Medvedev ha poi aggiunto che “finché ci sarà l’attuale regime e il clown Zelensky al potere a Kiev, i colloqui saranno impossibili. Tutto finisce sempre con i negoziati. Questo è inevitabile, ma finché queste persone saranno al potere, la situazione per la Russia non cambierà in termini di negoziati“.

Marina Militare Italiana: «i russi hanno un atteggiamento provocatorio nel Mar Mediterraneo»

«I russi nel Mediterraneo hanno un atteggiamento provocatorio che non si era mai visto nel passato. Era ‘normale’ nel Mar Baltico ma da noi non c’era. Invece oggi sono anche molto aggressivi, con atteggiamenti ostili e questo può essere causa di un incidente ad esempio. Un incidente fra due navi militari di due Paesi contrapposti non si sa dove può portare», ha detto l’ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato Maggiore della Marina militare, a un evento a Genova.

Yermak: necessario un vertice per la pace

Il capo dell’ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, ha dichiarato in un’intervista a Interfax che “è necessario” un vertice per la pace che l’Ucraina vorrebbe si tenesse “il prima possibile: l’ideale sarebbe luglio“. Come base per il vertice Yermak vorrebbe posto il il piano di 10 punti presentato da Kiev.

«Oggi è necessario un vertice di pace. Tutti comprendono questo fatto – ha dichiarato Yermak . – Inoltre, tutti accettano come assolutamente logica e giusta l’argomentazione secondo cui il piano di pace ucraino dovrebbe esserne la base: i 10 punti del Presidente Volodymyr Zelensky. Ora la posizione dell’Ucraina è chiara: il nostro piano è la base, ma siamo pronti ad ascoltare tutti quei Paesi che rispettano la nostra sovranità e integrità territoriale. Siamo pronti ad accettare alcuni elementi di altre proposte ».

«Attualmente ci si interroga su dove e quando tenere il vertice di pace. Naturalmente, vogliamo che si tenga il prima possibile. L’ideale sarebbe a luglio – ha spiegato il funzionario. – Sono in corso consultazioni in merito. È molto importante che si tratti di un vertice a cui partecipino sicuramente i leader del Sud globale. E, secondo le mie sensazioni, siamo molto vicini al successo di queste consultazioni. Ci aspettiamo un gran numero di partecipanti al vertice».

Dal fronte

Intanto si combatte ancora. A Mariupol ci sono state nuove esplosioni, per il momento non ci sono comunicazioni di vittime.

Nell’oblast ucraino sudorientale di Dnepropetrovsk, nella capitale regionale Dnipro, sono state udite almeno quattro esplosioni durante la notte. L’allarme antiaereo è scattato per il Dnepropetrovsk e in altri 10 oblast ucraini tra cui quello di Kiev.

Anche nel centro di Krasnodar, secondo quanto riportano i media locali, si sono verificate esplosioni, come anche nella città occupata dai russi di Berdiansk, nell’oblast di Zaporizhzhia.

Kiev ha annunciato di aver abbattuto, durante la notte, i missili russi lanciati sulla Capitale ucraina.

di: Flavia DELL’ERTOLE

aggiornamenti: Micaela FERRARO

FOTO: EPA/DAI KUROKAWA