Sono 13.300 le vittime nelle Striscia di Gaza
Continua a bruciare la Striscia di Gaza .
Sono 13.300 i palestinesi uccisi nella Striscia dal 7 ottobre. Lo ha riferito il ministero della Sanità, gestito da Hamas.
L’esponente dell’Ufficio politico di Hamas Izzat al-Rishq ha dichiarato che al momento non ci sono dettagli definitivi che possono portare all’ accordo sullo scambio di prigionieri. Lo ha riferito Al Jazeera in arabo. Uno dei leader di Hamas ha, poi, aggiunto che ogni volta che si avvicina la sigla dell’intesa il primo ministro israeliano Benjamin “Netanyahu procrastina, interrompe l’accordo e continua a mentire a tutte le parti”.
Nelle scorse ore, invece, presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva dichiarato ai giornalisti di essere convinto che sia vicino un accordo per la liberazione degli ostaggi in mano ad Hamas.
Nel frattempo i familiari degli ostaggi hanno chiesto al governo israeliano di impegnarsi affinché tutti vengano “riportati indietro”, escludendo la possibilità di un accordo parziale, di cui si vocifera da alcuni giorni.
«Vogliamo che tutti tornino indietro e vogliamo un impegno scritto dal Gabinetto di guerra in questo senso» ha dichiarato Shay Wenkert in rappresentanza delle famiglie degli ostaggi israeliani, poco prima dell’incontro con il Gabinetto di guerra presieduto dal premier Benjamin Netanyahu. «Abbiamo domande molto concrete alle quali ci aspettiamo di ricevere risposte – ha affermato l’altra rappresentante Merav Leshem Gonen – Ogni accordo non rimuove da loro la responsabilità di portare indietro tutti, nessuno escluso».
Il portavoce militare israeliano Daniel Hagari ha riferito che l’esercito ha scoperto un laboratorio per la produzione di razzi, mezzi da combattimento e aerei senza pilota in una moschea durante alcuni combattimenti nel rione Zaitun, a Gaza City.
«Una volta entrati nella moschea c’era un imbocco, con alcuni gradini che conducevano sotto terra e che hanno portato poi a un laboratorio. Dove i terroristi realizzavano razzi» ha dichiarato Hagari, secondo cui sarebbe tipico di Hamas ”nascondere la propria attività terroristica in prossimità di scuole, ospedali e anche moschee”. Non sono arrivate conferme o smentite.
Media: bombardamenti israeliani su chiesa in Libano
L’agenzia governativa libanese ha riferito che la chiesa San Giorgio a Yarun, nel sud del Libano, è stata colpita da bombardamenti israeliani. La chiesa, che si trova a pochi chilometri tra la linea di demarcazione tra i due Stati, sarebbe stata gravemente danneggiata.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/ATEF SAFADI