SOLDATO ISRAELIANO

Il primo ministro israeliano ha dichiarato che dovrà “dare spiegazioni sull’attacco di Hamas”

È sempre più tesa la situazione in Medio Oriente.

Il vice responsabile dell’ufficio politico di Hamas Saleh al-Arouri ha dichiarato che gli ostaggi israeliani potrebbero essere scambiati con i prigionieri palestinesi. Quelli stranieri, ha dichiarato al-Arouri, sono invece “ospiti” dell’organizzazione.

L’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, ha riferito che una scuola a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ha subìto “gravi danni” a causa di un attacco nelle vicinanze. Nell’attacco alla scuola, che secondo l’Unrwa ospitava 4.600 sfollati, sarebbero rimaste ferite 44 persone, tra cui 9 bambini. Dal 7 ottobre sono almeno 41 le strutture dell’agenzia colpite da qualche tipo di attacco, nonostante debbano essere protette dal diritto internazionale. Sono più di milione le persone hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni a causa degli attacchi israeliani: tra queste più di 610.000 sono state ospitate nelle strutture dell’Unrwa.

Il discorso di Netanyahu

Nella serata di mercoledì 25 ottobre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha tenuto un discorso alla nazione. Netanyahu ha dichiarato che Israele si sta preparando all’invasione di terra a Gaza ma che al momento non è possibile fornire ulteriori dettagli.

«Ci prepariamo all’ingresso a Gaza, non dirò come e quando – ha dichiarato Netanyahu – Ci sono considerazioni che non sono note al grande pubblico. La data dell’ingresso nella Striscia sarà decisa dal Gabinetto di guerra. Gli obiettivi sono due: eliminare Hamas e liberare gli ostaggi».

«Il 7 ottobre è stato un giorno nero – ha proseguito il primo ministro – Chiariremo tutto quello che è successo. Tutti dovranno dare spiegazioni per quell’attacco, a cominciare da me. Ma solo dopo la guerra. Il mio compito ora è quello di guidare il Paese in guerra fino alla vittoria».

Onu, Mosca pone il veto alla risoluzione Usa su Gaza

La Russia ha posto il veto alla risoluzione degli Stati Uniti su Gaza. 10 Stati membri dell’Onu hanno votato a favore, tre contro (compresa la Russia), mentre due si sono astenuti. La bozza è stata, poi, respinta.

Sánchez difende Guterres

Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez difende il segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres, che ha parlato della “soffocante occupazione” del popolo palestinese.

«Voglio trasmettere l’appoggio e l’affetto del governo, e credo della maggioranza della società spagnola, al nostro segretario generale dell’Onu, al portoghese Antonio Guterres – ha dichiarato Sánchez – perché credo che quello che sta facendo sia alzare la voce di una maggioranza ampia della società del mondo che chiede una pausa umanitaria».

Le reazioni internazionali

Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che una “massiccia” operazione di terra da parte di Israele nella Striscia di Gaza sarebbe “un errore”. Stando a quanto riporta BfmTv, per il capo dell’Eliseo questo tipo di operazione “non è compatibile con il rispetto delle popolazioni civili, del diritto umanitario internazionale e perfino delle regole di guerra”.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/EPA/HANNIBAL HANSCHKE