Jaber rivendica l’accordo “storico” che per la prima volta cita esplicitamente la riduzione dei combustibili fossili

Infine, habemus accordo. Proprio quando sembrava che il consesso sul clima si sarebbe chiuso lasciando i partecipanti con un pugno di mosche in mano, i 197 delegati della Cop28 hanno approvato il Global Stocktake.

Il documento è un memorandum che impegna i Paesi a compiere precise azioni per ridurre le emissioni di gas serra ed è stato approvato durante la plenaria di questa mattina. Jaber si è detto soddisfatto di un “accordo storico” che “per la prima volta in assoluto” nella storia della Cop cita l’espressione “combustibili fossili“.

Due parole che possono cambiare tutto, anche se, lo ammette lo stesso Jaber, “siamo ciò che facciamo non quello che diciamo, quindi sono importanti le azioni che metteremo in campo“.

«Abbiamo presentato un solido piano d’azione per mantenere l’1,5°C a portata di mano – spiega ancora. – È un piano equilibrato che affronta le emissioni ed è costruito su un terreno comune. Si tratta di un pacchetto storico per accelerare l’azione sul clima. Molti dicevano che ciò non poteva essere fatto. Per la prima volta, per ridurre il metano e le emissioni, nel nostro accordo finale è presente un testo sui combustibili fossili».

Ora, “dobbiamo trasformare questo accordo in un’azione tangibile”, rilancia Jaber, sicuro che “tutti sono stati ascoltati, dai popoli indigeni ai giovani fino al Sud del mondo. Abbiamo riformulato il dibattito sui finanziamenti per il clima. Abbiamo integrato l’economia reale nella sfida climatica“.

Secondo i programmi ufficiali la Cop28 avrebbe dovuto essere già conclusa, ma la difficoltà di trovare terreno comune fino a ieri, 12 dicembre, aveva reso necessario allungare i tempi. Ha spinto in questa direzione parte dei 197 Paesi più l’Unione europea, con l’inviato Usa per il clima, John Kerry, che si era detto speranzoso dati i progressi raggiunti nelle ultime ore. Così anche il commissario europeo al Clima Wopke Hoekstra aveva espresso su X la volontà che “questa Cop segni l’inizio della fine dei combustibili fossili“.

Così nella notte tra il 12 e il 13 dicembre è arrivato il testo e nella mattinata del 13 si è tenuta la riunione plenaria nella speranza di raggiungere il consenso il più possibile vicino all’unanimità. Un fronte di 130 Stati circa (tra cui l’Ue) aveva presentato al presidente della Cop, Sultan Al Jaber, le modifiche da apportare alla precedente bozza su uscita dai combustibili fossili, finanza e misure sugli aiuti.

Antonio Guterres ha così commentato: «per la prima volta si riconosce la necessità di una transizione dai combustibili fossili. L’era dei combustibili fossili deve finire e deve finire con giustizia ed equità. L’accordo chiede di abbandonare i combustibili fossili nei sistemi energetici, in modo giusto, ordinato ed equo, accelerando l’azione in questo decennio critico».

di: Flavia DELL’ERTOLE

aggiornamento di: Marianna MANCINI

FOTO: EPA/MARTIN DIVISEK