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Il rapporto “misure del Benessere equo e sostenibile dei territori” analizza le differenze tra le varie aree geografiche in diversi ambiti

Secondo il rapporto dell’Istat “misure del Benessere equo e sostenibile dei territori” tra il 2020 e il 2021, la speranza di vita è cresciuta al Nord mentre è calata al Sud, rispettivamente a 82,9 e a 81,3 anni.

Ad incidere non solo la pandemia, ma anche altri fattori, come l’istruzione. In Italia nell’anno scolastico 2021/22 il 43,6% degli studenti di terza media aveva una competenza numerica non adeguata: al Nord era al 35,8% ed al 60% al Sud, con particolari criticità a Crotone, Agrigento e Palermo.

Tema datato ma sempre attuale è l’occupazione, con il divario che si riduce ma rimane ampio. Le province del Nord colpite dalla pandemia restano ancora al di sotto dei livelli del 2019, mentre nel Sud la maggior parte delle province ha recuperato il terreno perduto, con il distacco più alto tra Bolzano, 75,8%, e Caltanissetta, 40,8%.

A parte è il discorso sanità. Infatti, nonostante la riduzione dei ricoveri, -17% la media italiana, -21% nel Mezzogiorno, le differenze restano nette: l’11,4% dei ricoverati residenti nel Sud si è spostato per motivi di cura a fronte del 5,6% dei residenti nel Nord.

di: Federico ANTONOPULO

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