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Dopo le intimidazioni della Guardia Rivoluzionaria i manifestanti decidono di scendere ancora in strada, a sette settimane dalla morte di Mahsa Amini

Nonostante i richiami delle autorità i manifestanti continuano a riempire le strade dell’Iran. La Guardia Rivoluzionaria aveva infatti avvertito i rivoltosi di non scendere a protestare, ma nella notte tra sabato e domenica in tanti hanno deciso di sfidare le guardie del generale Hossein Salami. Ne sono conseguiti violenti scontri tra le forze del regime e i manifestanti.

Sugli studenti universitari scesi in strada a Sanandaj è stato aperto il fuoco e sono stati sparati lacrimogeni. Anche a Teheran la polizia ha cercato di disperdere gli universitari impegnati nelle proteste e alcuni ageti in borghese sono entrati nel campus arrestando diversi manifestanti.

Dall’inizio delle proteste sarebbero almeno 160 le vittime della repressione e oltre 300 giornalisti iraniani hanno denunciato l’arresto di colleghi e fotoreporter durante le proteste.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/EPA/ABEDIN TAHERKENAREH