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All’allora presidente del Consiglio viene contestata la mancata firma sul decreto per l’emanazione della zona rossa

Continua la bufera scatenata dall’inchiesta sulla gestione della prima fase del Covid nella provincia di Bergamo.

Tra gli indagati ci sono anche l’ex ministro della Salute Roberto Speranza e l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che si è detto “assolutamente tranquillo rispetto a tutte le scelte fatte”.

A Conte viene contestato il fato di non aver firmato il decreto per l’emanazione della zona rossa nel Bergamasco.

«Su questo punto ho già riferito alla Procura le ragioni che ci hanno spinto ad adottare una misura restrittiva riguardante l’intero territorio lombardo e continuerò a offrire il mio contributo per fare chiarezza nelle sedi opportune» ha dichiarato l’attuale presidente del Movimento 5 Stelle.

di: Francesca LASI

FOTO: ANSA/ANGELO CARCONI