john of god

Avvolto da un’aura di spiritismo e santità, il santone brasiliano João de Deus è accusato di violenze sessuali su oltre 600 donne che cercavano una “cura” e hanno trovato l’orrore

Nel piccolo villaggio di Abadiânia nello Stato del Goiás, a 130 km a sud-ovest della Capitale Brasilia, per anni un mistico ha incarnato il sapere medico di antichi spiriti e, con la sua energia, è riuscito a curare migliaia di persone da malattie di tutti i tipi. Naturalmente, non è vero, ma ci sono voluti decenni di indisturbata attività prima che la giustizia fermasse João Teixeira de Faria per quello che era: uno stupratore.

Meglio noto come John of God, o João de Deus, il santone e guaritore brasiliano Fadia operava ininterrottamente nella sua Casa Dom Inácio de Loyola, dove riceveva malati e disperati da tutto il mondo, forte della loro determinazione e fede cieca, promettendo di guarire tutti: ciechi, paraplegici, affetti da cancro, depressi, sconsolati, semplici curiosi. Al fascino occulto del sedicente guaritore mistico cedono, insieme a decine migliaia di adepti, anche volti notissimi di personalità internazionali, da Paul Simon a Shirley McLaine, da Naomi Campbell al calciatore Ronaldo, passando per leader brasiliani quali i presidenti Michel Temer, Dilma Rousseff e Lula da Silva.

John of God riceve una generosa pubblicità anche da Oprah Winfrey, che trasmette il primo servizio sul santone nel 2010 nel suo Show. Nel 2013 è la stessa presentatrice a recarsi in Brasile per visitare la Casa di John, raccontando di un’esperienza che la lascia senza parole – salvo poi, una volta scoppiato il bubbone, ritirare ogni endorsement augurandosi che “giustizia venga fatta”.

Oggi Fadia, 82 anni, è accusato di oltre 600 violenze sessuali che sconta ai domiciliari, senza il più vago segno di pentimento. Ecco la sua storia.

Joao de Deus nel 2018, poco dopo le prime denunce (EPA/FILIPE CARDOSOS)

João Teixeira de Faria: la storia di un medium?

João Teixeira de Faria comincia giovanissimo la sua attività di guaritore e, pur non ricevendo alcuna educazione medica, trascorre diversi anni facendosi un nome, di villaggio in villaggio. Poi, su consiglio del medium Chico Xavier, si stabilizza nella cittadina di Abadiânia. Partendo da una sedia fuori dalla porta, dove attirava e accoglieva persone malate, Faida piano piano costruisce il suo impero, forte anche del fatto che il Brasile è lo Stato in cui lo Spiritismo è più diffuso al mondo, stimato come la terza religione del Paese dopo il Cristianesimo (si stimano circa 30 milioni fra simpatizzanti e veri e propri adepti). Le guarigioni di Faria non sono insomma un fenomeno isolato in Brasile, dove esistono diverse cliniche che, sulla base della filosofia spiritista che concepisce il dialogo fra un medium (il “perispirito”) e le anime dei defunti, offrono servizi di guarigione a ogni tipo di male.

Così, John of God non ha problemi a spiegare che tutte le sue conoscenze mediche in realtà non gli appartengono, ma gli vengono “infuse” al momento dagli spiriti di almeno 30 medici defunti (compreso quello di Re Salomone). Preghiera, lunghe passeggiate attorno alla fattoria del suo Centro spirituale e integratori a base di passiflora: è questa la ricetta che il santone prescrive ai malati che richiedono una “chirurgia invisibile”. Le preghiere dei fedeli riuniti nel suo salone fungono addirittura da “energia spirituale” utile a purificare gli altri malati. Ma il sedicente curatore si improvvisa anche “chirurgo”.

Preghiere e chirurgia psichica, il “metodo” di John of God

Rigorosamente senza anestesia, João de Deus esegue interventi di “chirurgia psichica” con pratiche meno che medievali e prive di qualsiasi fondamento curativo o scientifico. Quando i malati richiedevano un trattamento “visibile”, nei casi più gravi di malattia, il leader utilizzava delle pinze chirurgiche da inserire fino in fondo al cavo nasale. Peccato, lo smentisce James Randi, divulgatore scientifico e scettico popolare per le sue ricerche di “debunking” sui fenomeni paranormali, che l’operazione risultasse niente più di un trucchetto da circensi, dai rischi potenzialmente elevatissimi. João offre le sue cure contro ogni tipo di malattia, dalle sindromi neurogenerative alla depressione, dal cancro ai dolori articolari alle ossa, schermandosi dietro uno schema in cui “non poteva fallire in nessun modo: se le vittime non guarivano effettivamente, non era colpa delle pinze ma dei pazienti stessi“, spiega ancora Randi che già dal 2005 osservava con preoccupazione le evidenze che provenivano dalla Casa di João, seppur largamente inascoltato da un’opinione pubblica inebriata dalle gesta del santone. Le regole della Casa infatti avvisavano i fedeli che senza la “giusta attitudine“, “perdendo la fede” o persino arrivando “troppo tardi” non ci sarebbe stato nessun guarimento; posto, comunque, che per vedere gli effetti del trattamento erano necessari almeno 40 giorni e, in alcuni casi, anche due anni, durante i quali i pazienti dovevano astenersi da alcool, sesso, maiale e pepe. Un lasso di tempo entro cui la maggior parte dei malati sarebbe stata ormai ben lontana dal Brasile per protestare e soprattutto in cui qualsiasi “sgarro” alle regole avrebbe fatto cadere la colpa su loro stessi.

John of God “guarisce” una donna nel suo Centro, un vero e proprio luogo di culto della persona del santone

C’era poi la pratica del “taglio dell’occhio”: secondo Randi, prestigiatore di fama mondiale oltre che esperto di paranormale e pseudoscienze, non si tratta che di un altro vecchio trucco, ma l’effetto sui malati, perlomeno da un punto di vista dello spettacolo, è fortissimo. Il santone chiede al malato di stendersi con gli occhi chiusi e, senza anestesia (per la verità, João utilizza delle gocce trasparenti presentate come “acqua benedetta”), gli pratica un’incisione nell’occhio. Nessun sanguinamento, nessun segno di dolore, nessuna infezione postuma: sembra un miracolo. Nella realtà, nessuna incisione viene realmente praticata all’occhio (né, non è superfluo ribadirlo, si hanno evidenze scientifiche incontrovertibili della regressione di alcun tumore).

Le denunce e l’orrore dei bambini venduti

Il sogno mistico-megalomane di John of God si infrange nel 2018, quando la coreografa olandese Zahira Leeneke Maus e altre 9 donne per la prima volta denunciano gli orrori della Casa nel programma Conversa com Bial del canale tv Globo. Secondo le donne, Faria le avrebbe costrette a praticargli masturbazione o fellatio, in quanto solo così sarebbe riuscito a trasferire loro la sua energia “purificante”. Si apre il vaso di Pandora: in poco tempo salgono a 335 le donne che denunciano di essere abusate da Faria, e le testimonianze riportano tutte il medesimo pattern, un elemento che aiuterà ad accelerare le indagini dando concretezza a una denuncia, come quella di violenza sessuale, spesso minate dallo scetticismo e dall’assenza di altri testimoni. Le donne si recavano dal santone per essere “guarite” da diversi mali, dalla depressione ai dolori articolari, per ricevere in cambio solo abusi sessuali malcelati con rituali spirituali e di purificazione. Fra queste c’è anche sua figlia Dalva Teixeira che denuncia di essere stata violentata dal padre quando aveva dai 10 ai 14 anni con la scusa di “trattamenti mistici”. Il padre, racconta ancora la sua figlia maggiore, avrebbe smesso solo quando la giovane sarebbe rimasta incinta di un suo collaboratore. In quel caso, Faria l’avrebbe picchiata talmente brutalmente da farle perdere il bambino.

Joao de Deus (EPA/FILIPE CARDOSOS)

Una a una, dopo le prime denunce si snocciolano davanti a un’opinione pubblica incredula gli incubi delle ragazze abusate. C’è la storia di Aline, un’imprenditrice di 29 anni che si reca ad Abadiânia per accompagnare la nonna, ma anche per esplorare la sua spiritualità. Faria considera appena l’anziana, “prescrivendole” un rimedio naturale a base di passiflora. Quando è il turno di Aline, invece, la invita per un incontro privato nel suo studio, dove le offre di “re-energizzare i suoi chakra“. Come? Prima le palpa i 7 punti del corpo corrispondenti ai chakra principali, poi le chiede di girarsi e di “muovere i fianchi” a ritmo, per “rilasciare l’energia“, le si avvicina, comincia a strusciarsi contro di lei, infine tenta per due volte di mettere le mani di Aline sui suoi genitali, che nel frattempo ha tirato fuori dai pantaloni. La giovane, prima confusa, poi spaventata, poi paralizzata, infine si ribella mettendo fine alla seduta spirituale.

Fra le donne che si battono per denunciare la clinica degli orrori di Faida c’è anche e soprattutto l’attivista Sabrina Bittencourt, che con il suo movimento COAME – Lotta contro gli abusi nell’ambiente spirituale ha raccolto le accuse collettive nei confronti del santone e di altri controversi leader spirituali. Bittencourt aveva personalmente presentato denunce alla Procura di San Paolo e Goiás, attirando su di sé e sulla sua famiglia ripetute minacce di morte da parte dei seguaci della setta di João. Insieme a Maria do Carmo, l’imprenditrice sociale scoperchia un’altra oscenità del santone di Abadiânia: le due donne riferiscono ai procuratori di avere chiare prove che Faida fosse responsabile di un traffico internazionale di bambini. Da oltre 20 anni, denunciano le attiviste, John of God vendeva neonati e bambini a coppie straniere coadiuvato da una nutrita rete di collaboratori, guide spirituali e persino abitanti della stessa Abadiânia. Secondo svariate testimonianze e ricostruzioni fatte anche con l’aiuto dei genitori adottivi, João approfittava dell’indigenza di ragazze di 13 e 14 anni, le violentava e le metteva incinta. Dopo il parto i neonati venivano rivenduti a coppie straniere che spendevano dai 15mila ai 40mila dollari, mentre le giovanissime madri, ancora stando a diverse testimonianze, ad un certo punto venivano semplicemente uccise.

Il business delle guarigioni di John of God

Mentre Faida è già in carcere, la sua Casa Dom Inácio de Loyola continua a essere meta trafficatissima di turisti stranieri, fedeli e seguaci del leader. A rendere grande John of God infatti è anche e soprattutto la rete di fedelissimi apostoli che, sparsi per il mondo, continuano a predicare il suo verbo e, soprattutto, ad alimentare il suo portafoglio. Oggetti dalla presunta spiritualità, sessioni di “cura”, gioielli, bottiglie di acqua benedetta al costo di tre dollari e persino guarigioni impartite al telefono sono solo alcune delle fonti di reddito della Casa di João de Deus, il cui vero business sono le visite dei turisti. «João de Deus ha una clientela molto facoltosa all’estero e c’è una campagna di controinformazione che cerca di presentarlo come qualcuno che ha subito torti e perseguitati dalla stampa e dalle ONG» conferma la psicologa e attivista Maria do Carmo Santos del Grupo Vítimas dell’Onu. E sembra infatti che le agenzie turistiche vicine a Faida vendano tour in città un prezzo che varia anche in base alla provenienza del turista in cerca di guarigione, dai 2.700 ai 3.700 euro circa a persona, una cifra che ci aiuta a stimare le ricchezze accumulate dal santone e dalla sua comunità negli anni. Considerando che, a “pieno regime” di guarigioni, João riceveva anche 4.500 persone al giorno, si ritiene che abbia generato un patrimonio di quasi tre milioni di euro dalla pubblicità della sua Casa. Con le sole pillole di passiflora vendute dalla farmacia del suo villaggio, vendute per 25 dollari a bottiglia, Faria generava oltre 14 milioni ogni anno. Queste guide spirituali sono poi finite nel mirino del Governo perché esercitavano la professione senza essere registrati presso il Ministero del Turismo. Ma la cricca di John guadagnava anche attraverso tournée in trasferta, con tutto il baraccone spirituale che organizzava esperienze all’estero. Un esempio? Nel 2014 in Australia circa 6mila persone hanno pagato biglietti da 295 dollari per un giorno a 795 dollari per tre giorni del John of God show a Sydney.

Persone in coda per acquistare gli integratori prescritti da John of God e venduti nella sua farmacia

Arrestato pochi giorni dopo le prime denunce, John of God viene condannato a 489 anni e quattro mesi di prigione per diversi reati fra cui stupro, stupro sessuale mediante frode, stupro di una persona vulnerabile ma anche possesso illegale di armi. Mentre il santone si è sempre dichiarato innocente rispetto alle accuse, le vittime di violenze sessuali ufficialmente riconosciute sono più di 600, dal 1986 al 2017, un numero che date le presenze di fedeli nella sua Casa e considerando la possibile reticenza di molte sappiamo essere altamente sottostimato. La sua età ormai avanzata (82 anni nel 2024) e una condizione fisica precaria (João è già sopravvissuto a un tumore allo stomaco, che si fa asportare da un chirurgo tradizionale, e soffre di problemi cardiaci) portano i giudici a spostare la sua detenzione dal carcere di Aparecida de Goiana agli arresti domiciliari.

di: Marianna MANCINI

FOTO: SHUTTERSTOCK