Un quotidiano di Belgrado denuncia il confinamento cui sono sottoposti i serbi nel nord del Paese

La situazione in Kosovo continua ad essere tesa, e a testimoniarlo non è solo il rinforzo delle truppe della missione Nato Kfor. Oggi 23 ottobre il quotidiano serbo Politika denuncia un vero e proprio “confinamento” della popolazione serba locale, la maggioranza nel nord del Kosovo.

Qui infatti il Governo centrale ha chiuso oltre 20 strade, ostacolando gli spostamenti e impedendo a centinaia di persone di raggiungere liberamente il lavoro, gli ospedali, i familiari.

Con dei veri e propri posti di blocco e blocchi di cemento, le strade si interrompono per moltissimi serbi, così come era già successo con le merci la cui importazione in Kosovo è stata vietata dalla frontiera settentrionale.

«Dicono di voler cercare delle armi. Fanno in continuazione perquisizioni, arresti, viviamo nell’attesa di essere arrestati, che facciano irruzione nelle nostre case» è la testimonianza di un cittadino serbo a Politika.

Oggi l’Europa tornerà a parlare della crisi in Kosovo: innanzitutto nel consesso dei ministri degli esteri Ue riuniti a Lussemburgo, più tardi anche in una riunione del consiglio di sicurezza dell’Onu in cui sarà presentato il nuovo rapporto periodico semestrale sull’attività della missione Unmik.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/GEORGI LICOVSKI EPA-EFE/GEORGI LICOVSKI