L’estensione del ghiaccio è stata influenzata negativamente, secondo i ricercatori, da driver atmosferici. Le conseguenze dei cambiamenti a lungo termine sulla Terra sono ancora sconosciuti
Per il secondo anno consecutivo l’estensione del ghiaccio martino antartico è scesa al livello più basso degli ultimi 45 anni.
Lo rivela uno studio condotto dagli scienziati dell’Ocean-Land-Atmosphere Research (OLAR) e della State University of New York e pubblicato sulla rivista Ocean-Land-Atmosphere Research.
Valutando le osservazioni satellitari della regione polare, il team afferma che lo scorso 21 febbraio l’estensione del ghiaccio marino antartico ha raggiunto il suo minimo stagionale di 1.788 milioni di chilometri quadrati, un record – in negativo – dalla fine degli anni 70. Già nel 2022 l’estensione aveva toccato un minimo, una situazione peggiorata dalle ondate di caldo a metà marzo, mentre dalla fine di maggio in poi il ritmo della crescita stagione del ghiaccio ha subito un drastico rallentamento, probabilmente a causa di forti venti di aria calda. Giugno, luglio e agosto, infine, sono stati associati ai livelli più bassi di ghiaccio marino per tre mesi consecutivi; da ottobre fino a febbraio, infine, lo scioglimento stagionale si è velocizzato con un ritmo maggiore del solito.
Secondo gli autori dello studio, quanto emerso potrebbe da una parte rappresentare un’anomalia, dall’altra essere il primo segno di una transizione verso un declino a lungo termine.
Per la prima ipotesi il team di scienziati segnala come possibile cause i driver atmosferici che vengono associati alle modalità di variabilità climatica: nel 2022, infatti, si è verificata una persistente oscillazione antartica positiva, con un picco a settembre, novembre e dicembre, e conseguente spostamento verso sud-ovest nell’Amundsen Sea Low. Gli effetti di questi driver sono poi stati influenzati dalla perturbazione tropicale La Nina.
Quel che è certo, al di là di ogni ipotesi per il futuro, è che qualsiasi scenario possibile va studiato e analizzato per rispondere agli interrogativi ancora aperti e comprendere come i cambiamenti del ghiaccio marina antartico possono influenzare il sistema Terra.
di: Alessia MALCAUS
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