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Scavi archeologici vicino Leeds riportano alla luce un sito di sepoltura in cui elementi tardoromani e anglosassoni convivono eccezionalmente

L’occupazione romana della Britannia è ancora oggi oggetto di studi e ricerche, basate in gran parte su testimonianze documentali. Ora però uno scavo archeologico a Leeds, nel nord dell’Inghilterra, potrebbe aggiungere un nuovo importante tassello alla nostra conoscenza dell’epoca, in particolare sulla transizione dall’impero romano al periodo anglosassone.

Un cantiere edilizio ha infatti consentito il ritrovamento di un cimitero di circa 1600 anni fa; qui l’attenzione degli archeologi si è concentrata su un sarcofago rivestito di piombo contenente i resti di una donna. Secondo quanto riportato dal New York Times, si tratterebbe “con tutta probabilità un’aristocratica vissuta forse nel IV secolo“. Nel plesso cimiteriale sono stati rinvenuti i resti di altre 60 persone.

La peculiarità di questi ritrovamenti starebbe nell’identificazione, nello stesso sito di sepoltura, di tradizioni funerarie tardoromane e anglosassoni. Nel primo caso, si cita la posizione dei resti, supini e con le gambe distese, nel secondo la presenza di oggetti quali coltelli e chiusure per abiti. Una compresenza “insolita” secondo il il principale archeologo del West Yorkshire David Hunter, secondo cui il cimitero potrebbe essere stato utilizzato a cavallo delle due epoche.

di: Marianna MANCINI

FOTO: PIXABAY