Per la prima volta Mosca e Kiev si scambiano lettere per i prigionieri
La guerra in Ucraina giunge al giorno 668.
“I bombardamenti russi su Kherson sono brutali attacchi terroristici che hanno preso di mira deliberatamente le infrastrutture civili che garantiscono la vita e le strade ordinarie”.
A scriverlo su Telegram è stato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky commentando i raid di Mosca sul fronte sud che hanno portato alla morte di almeno quattro persone.
Crosetto in Lettonia: “credo in tregua quando non cadranno bombe”
Oggi, 24 dicembre, il ministro della Difesa, Guido Crosetto, insieme all’omologo lettone Andris Spruds, ha reso omaggio ai Caduti delle Forze Armate lettoni, depositando la Candela, dentro alla base di Camp Ādaž, a circa 30 km da Riga in Lettonia.
Ha passato in rassegna le truppe che hanno reso gli onori al ministro. All’interno della base ci sono circa 4.000 militari, 2.500 dei quali provenienti da 11 Paesi. Gli italiani sono 300. 9 le donne. Il contingente italiano Baltic Task Group, è impegnato nell’operazione Baltic Guardian, nell’ambito della missione Nato Enhanced Forward Presence, creata dell’Alleanza Atlantica dopo l’invasione della Crimea da parte della Russia.
«Penso che i messaggi arrivati dalla Russia in questi due anni sono stati spesso contraddittori. Fin quando non sento Putin dire che vuole una tregua, che vuole cessare il fuoco, non ci credo. Poi più che annunciarlo, vorrei che ci fossero 24 ore prima, o 48 o 72 ore senza che i missili cadano sulla testa dei civili e dei militari ucraini – ha detto commentando una possibile apertura del presidente russo Putin ad un cessate il fuoco in Ucraina – Come direbbe Boskov credo in una tregua quando non cadranno le bombe»
Guido Crosetto, il ministro della Difesa, ieri ha visitato il contingente italiano a Malbork in Polonia.
«La guerra dura ormai da quasi due anni e io penso che, a fianco e parallelamente all’impegno militare e di supporto all’Ucraina, sia importante affrontare percorsi che arrivino ad una soluzione politica. Quello che non si può raggiungere in modo militare, adesso intanto si è raggiunta la conservazione dell’Ucraina che poteva essere spazzata via e il consolidamento di un confine che ha bloccato l’attacco russo, si può ottenere aprendo un fronte diplomatico e politico per cercare di ottenere lo stesso risultato attraverso dei tavoli di pace. Va ripristinato quello che c’era prima della guerra e quello che non si è riuscito a fare con le armi che si faccia in un altro modo», ha dichiarato il ministro.
Al fronte
Intanto, almeno quattro persone sono morte e 9 sono rimaste ferite nel corso di bombardamenti russi avvenuti sulla città di Kherson, la cui regione viene bersagliata quotidianamente dalle forze russe. Lo afferma il governatore regionale.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky e funzionari militari della capitale ucraina hanno comunicato che le forze del Paese sono riuscite ad abbattere tre aerei cacciabombardieri russi Su-34 sul fronte meridionale nella giornata di ieri.
Per la prima volta Mosca e Kiev si scambiano lettere per i prigionieri
Dall’inizio del conflitto, i prigionieri di guerra di Kiev e Mosca non si erano mai scambiati lettere.
È successo per la prima volta: potranno ricevere lettere e pacchi dai loro cari e dalle associazioni umanitarie. È quanto previsto dall’accordo sancito tra i due Paesi in vista del Natale.
L’intesa però non prevede il cessate il fuoco.
di: Alice GEMMA
FOTO: ANSA/EPA/SERGEY DOLZHENKO ZELENSKY