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Secondo diverse fonti il ministro ucraino alla Difesa sarebbe prossimo alle dimissioni

«Mentre rimangono disponibili per le forze ucraine molteplici rotte di rifornimento alternative attraverso il Paese, la città di Bakhmut è sempre più isolata». Lo scrivono su Twitter gli 007 del ministero della Difesa britannico, spiegando che le due strade principali della città per i difensori ucraini (la M03 e la H32) sono ora entrambe minacciate dal fuoco diretto.

«All’inizio della settimana, le forze paramilitari del gruppo Wagner molto probabilmente si sono impadronite di un percorso subordinato che collega Bakhmut alla città di Siversk» hanno inoltre aggiunto i servizi segreti di Londra. Il fondatore della compagnia di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha confermato su Telegram che nei quartieri settentrionali di Bakhmut sarebbero in corso combattimenti strada per strada.

Il National Resistance Center ucraino, citato dal Guardian, ha denunciato il sequestro da parte degli occupanti russi nel territorio di Lugansk di libri da scuole e biblioteche, poi bruciati negli impianti di riscaldamento. Non si tratterebbe di una provocazione mirata ma di un vero e proprio piano di distruzione: in precedenza, come riferisce il Kyiv Independent, i delegati russi nella Lugansk occupata avrebbero ricevuto ordine di confiscare 365 edizioni di libri ucraini da scuole e biblioteche della regione. Parallelamente è in corso una revisione dei programmi scolastici per imporre la propria narrazione ai bambini ucraini.

Dimissioni in arrivo a Kiev

Il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, sarà probabilmente sollevato dal suo incarico ministeriale la prossima settimana. Lo riferisce l’Ukrainska Pravda citando fonti governative e militari.

A sostituirlo dovrebbe essere Kyrylo Budanov, capo dell’agenzia di Intelligence militare ucraina. Reznikov avrebbe negato le indiscrezioni su sue prossime dimissioni. A fine gennaio, il ministero della Difesa è stato coinvolto in uno scandalo per corruzione che ha portato al licenziamento di diversi alti funzionari.

Mentre circolano le voci sulle sue dimissioni, Reznikov è tornato a rivolgersi all’Occidente per assicurare che “non useremo armi fornite da partner stranieri per sparare sul territorio russo. Spariamo solo alle unità russe sul territorio ucraino temporaneamente occupato“. Anche per questo motivo, prosegue Reznikov, la “riluttanza” occidentale alla fornitura di armi, in particolare degli aerei da combattimento, “costerà più vite“.

Tel Aviv rassicura: Putin non ucciderà Zelensky

L’ex presidente Naftali Bennet ha dichiarato che Putin non intende uccidere Zelensky. Leader del partito colonico Yamina e alleato di governo di Netanyahu nel quarto governo di Bibi, Bennett si propose come mediatore nelle prime fasi della guerra in Ucraina.

Mediatore di scarso successo nelle prime ore del conflitto, Bennett avrebbe all’epoca incontrato Putin in un colloquio di cinque ore, nelle quali il leader del Cremlino avrebbe rassicurato il suo omologo israeliano sulle sue intenzioni riguardo Zelensky.

Intanto al fronte

Intanto però l’esercito russo ha bombardato nuovamente questa mattina il centro di Kharkiv. Lo riferisce il governatore della regione, Oleg Sinegubov, come riporta il Kyiv Independent. Secondo Sinegubov, la città è stata colpita da un missile S-300. Non è ancora noto che l’attacco abbia causato vittime, mentre sarebbero per ora quattro i feriti. Si tratterebbe dei residenti di un condominio colpito da un missile.

Problematica anche la situazione a Odessa dove oltre il 40% dei consumatori sono ancora senza elettricità, come ha riferito il premier Shmyal. Diverse interruzioni di elettricità di emergenza continuano a flagellare la città, dopo un “significativo” incidente che ieri ha colpito una sottostazione energetica nella Regione.

Stampa Usa: “Pechino sta con Mosca”

Pechino starebbe fornendo in modo consistente a Mosca aiuti strategici nella guerra in Ucraina, bypassando le sanzioni internazionali. Lo scrive il Wall Street Journal sulla base di un’analisi di documenti doganali russi. I beni in questione sarebbero equipaggiamento, tecnologie e parti di aerei caccia.

Alla richiesta di un commento, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto che: «la Russia ha sufficiente potenziale tecnologico per provvedere alla propria sicurezza e portare avanti l’operazione speciale. Questo potenziale è costantemente aggiornato».

Olaf Scholz: “nessuna minaccia contro la Germania”

«No, Putin non ha minacciato né me né la Germania – smentisce il cancelliere tedesco Olaf Scholz in una intervista a Bild am Sonnta gnelle nostre telefonate, le nostre posizioni molto diverse sulla guerra in Ucraina sono molto chiare».

di: Caterina MAGGI

aggiornamento di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/SERGEI ILNITSKY