Davanti ai suoi sostenitori Trump assicura: “rimettetemi alla Casa Bianca, l’America sarà nuovamente un Paese libero e voi sarete vendicati”
Ha scelto di far cominciare dal Texas la sua campagna elettorale l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Davanti alla platea che indossava maglie con lo slogan “God, guns and Trump” il tycoon ha dichiarato: «rimettetemi alla Casa Bianca, l’America sarà nuovamente un Paese libero e voi sarete vendicati».
L’amministrazione Biden nel discorso di Trump diventa un “regime” che “ha usato le forze dell’ordine e della giustizia come un arma” e ha trasformato gli States in una “repubblica delle banane“, ma l’ex presidente assicura che sarà “il vostro guerriero, la vostra giustizia, la vostra vendetta” in particolare di quelli “offesi o trattati ingiustamente“.
Trump ha parlato anche delle questioni giudiziarie che lo vedono coinvolto sostenendo che “il procuratore di New York mi persegue per niente, non è un reato, non è un reato minore“, attaccando il procuratore Alvin Bragg e anche l’ex pornostar al centro dell’inchiesta, Stormy Daniel, che a Trump non sarebbe “mai piaciuta con quella faccia da cavallo” e ha definito le inchieste uno “spettacolo horror della Russia stalinista“. Trump ha attaccato anche “l’Fbi corrotto”, il “Deep State”, le fake news, comunisti e marxisti, l’invasione degli immigrati al confine col Messico, le “elezioni rubate”. Poi ha preso di mira anche gli antagonisti politici, a partire da Joe Biden e Hillary Clinton fino ad arrivare a Ron DeSantis (considerato un ingrato).
«I nostri nemici cercano disperatamente di fermarci e i nostri avversari hanno fatto tutto il possibile per schiacciare il nostro spirito e spezzare la nostra volontà, ma hanno fallito. Ci hanno solo reso più forti. E il 2024 è la battaglia finale, sarà quella più importante. Rimettetemi alla Casa Bianca, il loro regno finirà e l’America sarà di nuovo una nazione libera. Sarò il vostro guerriero, la vostra giustizia, la vostra vendetta» ha concluso.
Insomma, Trump è tornato a lanciare attacchi e fomentare i suoi supporter e lo ha fatto in un posto dall’alto valore simbolico, ricorre infatti in questi giorni il 30esimo anniversario dell’assedio di Waco, che per molti estremisti di destra è un esempio dell’abuso di potere governativo. Secondo i media statunitensi la scelta de luogo del primo comizio dell’ex presidente è stata presa per mobilitare la fetta più radicale dei supporter e cercando di creare un parallelismo tra l’assedio e la “sua” persecuzione.
di: Flavia DELL’ERTOLE
FOTO: ANSA/EPA/ADAM DAVIS