sciopero sceneggiatori

È saltata la trattativa sui compensi con le piattaforme e le case di produzione

Sono confermati i timori dei giorni scorsi: Hollywood dovrà fare i conti con uno sciopero degli sceneggiatori che hanno confermato l’intenzione di incrociare le braccia. Sono infatti saltate le trattative dei sindacati degli autori televisivi e cinematografici che non sono riusciti a strappare un aumento soddisfacente delle retribuzioni della categoria.

La Writers Guild of America ha “votato all’unanimità a favore di un ricorso allo sciopero“, in vigore dal 2 maggio. L’ultima volta che gli sceneggiatori hanno incrociato le braccia, Hollywood è rimasta “a secco” di nuove storie per oltre tre mesi, provocando un danno da un miliardo di dollari

Così migliaia di sceneggiatori si apprestano ad aderire ad uno sciopero che si prospetterà partecipatissimo, lasciando i principali studi di produzione e le piattaforme senza nuovi contenuti. «Dal loro rifiuto di garantire qualsiasi livello di occupazione settimanale, alla creazione di una ‘tariffa giornaliera’, al loro ostruzionismo sul lavoro gratuito per gli sceneggiatori, le grandi aziende hanno sbattuto la porta in faccia alla forza lavoro» accusano i sindacati.

In tutto il Paese 11mila sceneggiatori incroceranno le braccia, alcuni dei quali sono già scesi in piazza fra New York e Los Angeles. Fra le richieste avanzate ci sono un aumento dello stipendio, comprensivo anche di una maggior quota dei profitti delle opere cinematografiche in streaming, e garanzie minime di impiego stabile.

Fra gli show che risentiranno immediatamente dello sciopero degli sceneggiatori ci sono anche spettacoli di tarda serata seguitissimi, fra cui The Tonight Show di Jimmy Fallon che, insieme al conduttore Stephen Colbert, ha pienamente appoggiato le proteste: «non potrei fare lo show senza di loro e sostengo tutto il mio staff» ha dichiarato il conduttore al Variety.

Si temono anche forti ritardi nelle serie tv e nei film già in programma per la fine dell’anno.

di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/ EPA/ETIENNE LAURENT