A Jaranwala, il quartiere cristiano, sono state attaccate e saccheggiate diverse chiese cattoliche

Diverse chiese cattoliche del quartiere cristiano Jaranwala sono state assaltate da una folla inferocita. Nella diocesi di Faisalabad il catechista è stato malmenato mentre il parroco è riuscito a salvarsi. Anche la chiesa dell’Esercito della Salvezza è stata saccheggiata e distrutta, stessa sorte per la chiesa presbiteriana e la chiesa di Shehroonwala.

In totale, fra il 16 e il 17 agosto, nella città di Jaranwala, nel Punjab sono state incendiate 21 chiese, oltre a diverse case appartenenti alla comunità cristiana.

A muovere l’attacco sono state le presunte accuse di blasfemia nei confronti di due cristiani che vivono nel quartiere. I cristiani le hanno definite infondate ma gli altoparlanti delle moschee avrebbero dato notizia della presunta profanazione di testi religiosi. Per fermare la folla è stato necessario l’intervento della polizia che ha assicurato che i due cristiani sarebbero stati arrestati.

E così è stato: infine, sono stati arrestati i due cristiani accusati di blasfemia che hanno scatenato l’ondata di odio dei musulmani. Si tratta di Amir e Raki Masih, accusati di aver “profanato il Corano, insultato il Profeta e i musulmani“. I due sono in custodia al dipartimento antiterrorismo.

Al contempo, “decine di persone che hanno disturbato la pace” fa sapere il responsabile dell’Informazione del Punjab, Amir Mir, sono state arrestate. La polizia ha parlato di oltre 100 arresti, mentre il direttore esecutivo del Consiglio unito delle Chiese, Samson assicura che “stiamo sollecitando il governo a effettuare un’indagine indipendente e a stabilire severe punizioni per i responsabili di questi attacchi

Il vescovo protestante Azad Marshall in un tweet ha spiegato che un edificio della sua chiesa è stato incendiato e che “le Bibbie sono state profanate e i cristiani sono stati torturati e vessati, dopo essere stati falsamente accusati di violare il Sacro Corano. Chiediamo giustizia e azione da parte delle forze dell’ordine e di coloro che devono garantire giustizia e sicurezza a tutti i cittadini affinché intervengano immediatamente e ci assicurino che le nostre vite hanno un valore nella nostra stessa patria che ha appena festeggiato l’indipendenza e la libertà“.

di: Flavia DELL’ERTOLE

aggiornamento di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/EPA/SHAHZAIB AKBER