A Paolo Randaccio sono state riconosciute le attenuanti generiche e quelle della provocazione: la donna avrebbe avuto comportamenti “aggressivi”

La Corte d’Assise di Cagliari ha condannato Paolo Randaccio a 12 anni di carcere e tre di libertà vigilata per il femminicidio della moglie Angelica Salis, consumatosi il 9 settembre 2021 a Quartucciu.

Randaccio, 71 anni, rischiava l’ergastolo ma la Corte d’Assise, dopo una sentenza della Consulta, ha preso in considerazione le attenuanti generiche e quella della provocazione: anche Salis, cioè, avrebbe avuto comportamenti definiti “aggressivi”.

di: Francesca LASI

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