Così il giudice federale della Virginia Robert Payne si è opposto alla limitazione di vendita di pistole ai minorenni, ora si attende la reazione del dipartimento di giustizia
La legge statunitense che vieta la vendita di armi da fuoco ai minori di 21 anni sarebbe incostituzionale, una violazione del Secondo Emendamento. A stabilirlo è un giudice federale della Virginia, Robert Payne, con una sentenza lunga 71 pagine.
«Se la Corte dovesse escludere i giovani di età compresa tra 18 e 20 anni dalla protezione del Secondo Emendamento, imporrebbe limitazioni al Secondo Emendamento che non esistono con altre garanzie costituzionali», si legge nella sentenza in cui Payne sottolinea che molti diritti e responsabilità vengono concessi già all’età di 18 anni, come il diritto al voto, la possibilità di arruolarsi nell’esercito e la partecipazione a una giuria federale.
Le reazioni non sono ovviamente mancate. «Non solo [le armi da fuoco] sono la principale causa di morte dei bambini e degli adolescenti negli Usa ma i dati mostrano che i giovani di età compresa tra 18 e 20 anni commettono omicidi a un tasso triplo rispetto agli over 21», afferma Everytown Law, un’organizzazione per la prevenzione della violenza delle armi.
Ora il dipartimento di giustizia potrà impugnare la sentenza e si presume che il caso finisca davanti alla Corte Suprema.
di: Alessia MALCAUS
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