La corte pakistana ha approvato la richiesta italiana di estradizione
Shabbar Abbas, il padre di Saman, la 18enne pakistana morta a Novellara e che secondo la Procura di Reggio Emilia è stata uccisa dal genitore e da altri quattro familiari, è stato estradato dal Pakistan in Italia, ed è arrivato nella notte del 1 settembre a Roma. Oggi, 8 settembre, l’uomo per la prima volta appare in aula in tribunale, chiamato a rispondere della morte della figlia.
L’uomo è imputato insieme allo zio della ragazza Danish Hasnain e dei cugini Nomanhulaq Nomanhulaq e Ikram Ijaz (oltre alla madre Nazia Shaheen, ancora latitante). La presidente della corte dei giudici con giuria popolare ha chiesto a Shabbar se acconsentisse ad essere ripreso dalle telecamere e dai media presenti ma l’imputato ha negato il permesso.
L’avvocato dell’uomo, Simone Servillo, ha dichiarato: «Shabbar non sa da chi è stata uccisa la figlia e vuole saperlo. Sebbene sia stato dipinto come il mandante di questo vergognoso omicidio, è un uomo al quale hanno ammazzato la figlia e vuole giustizia. Non è uno show, è un processo: lui è detenuto ed è detenuto per l’omicidio della figlia, e considerata la situazione è molto concentrato. Chiaramente è una persona emotivamente molto provata, non solo dalla carcerazione, che ha un impatto molto secondario sul suo stato emotivo, ma dal fatto che gli hanno ammazzato la figlia. C’era la richiesta da parte della famiglia con indicazioni di un marito, però Shabbar ha detto chiaramente che anche il dettame islamico non comporta la possibilità per il padre di obbligare la figlia, con la forza, a un matrimonio. Cioè loro danno un’indicazione, poi se i figli non vogliono, non vogliono. Stiamo entrando ora nel merito delle dichiarazioni che hanno fatto Ali (il fratello di Saman) e anche Danish (lo zio di Saman). Chiaramente ci sono delle discrepanze importanti rispetto a quella che è la tesi di Shabbar, ma queste discrepanze rilevate dal padre trovano conforto nei filmati».
L’estradizione dal Pakistan
La corte pakistana aveva approvato la richiesta di estradizione presentata da Roma. “Un passo in avanti affinché – dopo un atroce delitto – la giustizia possa compiere fino in fondo il suo percorso: il padre di Saman Abbas è stato estradato dal Pakistan ed è ora in viaggio verso l’Italia. Dopo mesi di richieste e attese, il governo di Islamabad ha accolto la richiesta del Ministero della Giustizia per l’estradizione in Italia di Shabbar Abbas, imputato a Reggio Emilia per la barbara uccisione della figlia Saman, sparita da Novellara nella notte del 30 aprile 2021” aveva detto Nordio.
L’uomo è a processo davanti alla Corte d’Assise di Reggio Emilia con altri imputati, tra cui la moglie, per l’omicidio della figlia che sarebbe stata uccisa per essersi opposta a un matrimonio forzato.
«È la prima volta che una estradizione attiva viene concessa, dal Pakistan, non era mai successo. L’ok fa anche ben sperare su una buona prospettiva di riuscita di un accordo più ampio, tra Italia e Pakistan, che sappiamo essere in fase di gestazione, per creare un sistema di relazioni bilaterali più stabile», ha detto Reggio Emilia Gaetano Calogero Paci. Il magistrato ha ricordato che “in Italia ci sono 200mila pakistani regolarmente censiti e la presenza, non solo nella nostra provincia, ma nel nostro Paese, di questa nazionalità, è particolarmente folta”.
Meloni: “passo avanti importante”
«L’estradizione dal Pakistan del padre di Saman, imputato in Italia per il selvaggio omicidio della figlia, è un passo avanti importante per consentire alla giustizia di fare il suo corso – ha scritto in una nota la premier Giorgia Meloni – È il frutto della grande e costante determinazione dimostrata in questo caso così delicato e complesso da tutte le Autorità italiane. Determinazione, lavoro e impegno che hanno dato frutti e che, unitamente alla collaborazione mostrata dalle autorità pakistane, ci permettono ora di ottenere questo obiettivo così significativo».
di: Alice GEMMA
aggiornamenti: Micaela FERRARO e Francesca LASI
FOTO: ANSA