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Secondo la tradizione si salta sopra al fuoco per purificarsi. A Teheran alcuni manifestanti hanno bruciato la foto della Guida suprema Ali Khamenei e la bandiera della Repubblica islamica

Sono 11 i morti delle celebrazioni che si sono tenute in Iran per la Festa del Fuoco (Chaharshanbe Suri), che si è tenuta nella notte tra l’ultimo martedì 14 marzo e mercoledì 15 marzo.

«Dal 20 febbraio, 26 persone sono morte in incidenti legati a Chaharshanbe Suri», ha dichiarato alla televisione di Stato il capo dei servizi di emergenza del Paese, Jafar Miadfar. Secondo la tradizione, si salta sopra un fuoco per purificarsi e scacciare gli spiriti maligni gridando: “ti do il mio colore giallo”, che in Iran simboleggia la malattia, e “prendo il tuo colore rosso” (quello della vita).

Manifestazioni e scioperi

Gli attivisti hanno convocato tre giorni di manifestazioni e scioperi in occasione di Chaharshanbe Suri, la tradizionale festa del fuoco, che cade nella notte che precede l’ultimo mercoledì prima del capodanno iraniano, il 21 marzo.

Le fiamme, tanto della festa quanto della rivolta, hanno cominciato a bruciare il 14 marzo notte in diverse città iraniane: la capitale Teheran ma anche Sanandaj, Mashhad e Kamiyaran.

Alcuni manifestanti hanno pubblicato in rete alcuni video delle dimostrazioni antigovernative in corso in molte città.

Le immagini mostrano alcune persone mentre bruciano il ritratto della Guida suprema Ali Khamenei e la bandiera della Repubblica islamica nel quartiere Ekbatan, a Teheran. Ci sono state mobilitazioni anche a Isfahan, Rasht e a Saqqez (nel Kurdistan iraniano), città della quale era originaria Jina Mahsa Amini, la 22enne morta dopo essere stata arrestata dalla polizia morale perché non indossava il velo in modo corretto.

L’Alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri, Josep Borrell, ha chiesto all’Iran di cambiare posizione sui diritti umani. «Chiediamo all’Iran di cambiare comportamento: rispettare i diritti umani, porre fine alla detenzione di cittadini dell’Ue, interrompere il sostegno militare alla Russia, instaurare una seria cooperazione con l’Aiea e attuare rapidamente l’accordo raggiunto», ha detto Borrell al termine di un colloquio con il ministro degli Esteri di Teheran, Hossein Amir-Abdollahian.

di: Francesca LASI

aggiornamenti: Micaela FERRARO e Alice GEMMA

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