È stato concesso lo status di candidato alla Georgia. Meloni: “Sul Patto di stabilità ancora distanti. Bilancio, soluzione alla portata”
Il Consiglio europeo non ha raggiunto un accordo su Israele e Gaza. Secondo fonti diplomatiche non ci saranno conclusioni a riguardo.
Al termine dei lavori del Consiglio Ue sulla situazione in Medioriente, Giorgia Meloni ha tenuto una conferenza stampa prima dell’inizio del vertice sulle migrazioni.
La premier si è detta molto soddisfatta su quanto fatto su Ucraina e Balcani, e fiduciosa circa ciò che riguarda il Bilancio dell’Unione. «Il bilancio del consiglio europeo è in chiaro e scuro, sono molto soddisfatta per l’allargamento con un obiettivo che molti di noi consideravano difficile. Non si è trovata soluzione per il bilancio anche se secondo me la soluzione è alla portata».
Sul patto di stabilità spiega: «le posizioni sono abbastanza distanti, bisogna lavorare ancora. Dobbiamo tenere aperte tutte le strade finché non sappiamo qual è il punto di caduta. Il veto? Non la metterei così, ma io non posso dare l’ok a un Patto che io, ma nessun Governo, posso rispettare».
Meloni ha aggiunto che durante il bilaterale con Macron e Scholz, sono stati trovati “diversi punti di convergenza comune”.
Meloni si è detta ottimista anche sull’intesa con l’Albania: «non posso dire per quello che accade in una nazione sovrana, rispetto le decisioni di una nazione sovrana. Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimane e, se tutto andrà bene, faremo del nostro meglio nelle prossime settimane per accelerare ancora di più. Per ora non abbiamo bisogno di un piano B, eventualmente lo cercheremo».
Okay all’Ucraina in Ue
Dal Consiglio Ue è arrivato l’ok all’apertura dei negoziati di adesione dell’Ucraina e della Moldavia. Lo ha comunicato il presidente Charles Michel su X. Stando ad alcune fonti europee, citate dai media, si è trattato di “una decisione presa dal Consiglio europeo che non è stata bloccata da alcuno Stato”.
«Vittoria dell’Ucraina. La vittoria di tutta l’Europa – ha scritto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su X – Una vittoria che motiva, ispira e rafforza».
«Il Consiglio europeo ha concesso lo status di candidato alla Georgia – ha proseguito Michel – E l’Ue avvierà i negoziati con la Bosnia-Erzegovina una volta raggiunto il necessario grado di conformità ai criteri di adesione e ha invitato la Commissione a riferire entro marzo per prendere una tale decisione. Un chiaro segnale di speranza per la loro gente e per il nostro continente».
In merito alla Bosnia ed Erzegovina alcune fonti diplomatiche hanno riferito che nelle conclusioni è presente “un significativo passaggio sulla Bosnia ed Erzegovina” in cui si “esprime la volontà dell’Ue di aprire i negoziati di adesione con una chiara prospettiva temporale e precise indicazioni procedurali”. Le fonti hanno riferito che la dicitura “il Consiglio europeo è pronto a” è stata sostituita con “il Consiglio europeo aprirà” e che nel documento è scritto che la Commissione riferirà “al Consiglio sui progressi compiuti al più tardi nel marzo 2024, in vista di una decisione”.
Charles Michel ha poi aggiunto che “l’accordo sulla revisione del bilancio Ue è stato sostenuto da 26 leader ma un altro leader non lo ha fatto, torneremo dunque sulla questione all’inizio del prossimo anno e tenteremo di trovare l’unanimità. Ma oggi lanciamo un messaggio potente sull’allargamento: è un giorno storico. E domani continueremo il lavoro sugli altri punti in agenda come il Medio Oriente, la migrazione e la lotta all’antisemitismo“.
Rivendica su X il premier ungherese Orban: «sintesi del turno di notte: veto per i soldi in più per l’Ucraina, veto per la revisione del Quadro finanziario pluriennale. Torneremo sulla questione l’anno prossimo in sede di Consiglio europeo dopo un’adeguata preparazione».
Von der Leyen: giorno che rimarrà impresso nella storia dell’Unione
«I leader hanno deciso di avviare i negoziati di adesione con l’Ucraina e la Moldavia e di concedere lo status di candidato alla Georgia – ha scritto su X la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen – Una decisione strategica e un giorno che rimarrà impresso nella storia della nostra Unione. Orgogliosi di aver mantenuto le nostre promesse e felici per i nostri partner».
Sandu: “oggi la Moldavia apre una nuova pagina”
«Oggi la Moldavia apre una nuova pagina con il via libera dell’Ue ai negoziati di adesione – ha scritto su X la presidente della Moldavia Maia Sandu – Oggi sentiamo il caldo abbraccio dell’Europa. Grazie per il vostro sostegno e la fiducia nel nostro percorso. Siamo impegnati nel duro lavoro necessario per diventare un membro dell’Ue. La Moldavia è pronta a raccogliere la sfida».
Meloni: Italia ha giocato ruolo di primo piano
È arrivato anche il commento della premier Giorgia Meloni. «Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime grande soddisfazione per i concreti passi avanti nel processo di allargamento raggiunti al Consiglio europeo per Ucraina, Moldova, Georgia e Bosnia Erzegovina – si legge in una nota di Palazzo Chigi – Si tratta di un risultato di rilevante valore per l’Unione Europea e per l’Italia, giunto in esito ad un negoziato complesso in cui la nostra Nazione ha giocato un ruolo di primo piano nel sostenere attivamente sia Paesi del Trio orientale sia la Bosnia Erzegovina e i Paesi dei Balcani occidentali».
La posizione di Orban
Nelle scorse ore aveva fatto discutere la posizione del primo ministro ungherese Viktor Orban, che si era detto contrario all’avvio dei negoziati per l’Ucraina. Secondo alcune fonti europee, Orban non era presente nella sala al momento del voto e ha a notificato la sua assenza a Michel, senza delegare altri leader a rappresentarlo. Il primo ministro viene, quindi, considerato come “non votante” e la decisione è legalmente valida.
«L’adesione dell’Ucraina all’Ue è una decisione sbagliata. L’Ungheria non vuole far parte di questa decisione sbagliata! – ha scritto, poi, Orban su Facebook – La posizione dell’Ungheria è chiara: avviare i negoziati con l’Ucraina in queste circostanze è una decisione del tutto insensata, irrazionale e sbagliata, e l’Ungheria non cambierà la sua posizione. D’altra parte altri 26 Paesi hanno insistito affinché questa decisione fosse presa. Per questo l’Ungheria ha deciso che se i 26 decideranno di farlo, dovranno andare per la loro strada».
Secondo fonti europee, si terrà un vertice Ue straordinario a inizio 2024 per chiudere i negoziati sulla revisione del bilancio 2021-27.
Il summit attuale si chiuderà infatti senza accordo: le fonti interpellate fanno sapere che “c’è un’intesa tra i 26 sulla proposta, stiamo solo aspettando l’ok del Parlamento svedese. C’è un solo Paese contrario”.
Approvato 12esimo pacchetto di sanzioni a Mosca
Il Consiglio ha accolto “con favore l’adozione del 12esimo pacchetto di sanzioni” alla Russia. È quanto si legge nelle conclusioni del vertice nella parte dedicata all’Ucraina.
di: Francesca LASI
FOTO: ANSA/EPA/ANDRES MARTINEZ CASARES (IMMAGINE DI REPERTORIO)