Bilaterale notturno tra Meloni e Macron e la premier e Orban. Von der Leyen: “patto migranti presto legge”
Al via oggi a Bruxelles il Consiglio Europeo, che parte con l’accordo sulla riforma del mercato dell’elettricità.
L’obiettivo dell’accordo raggiunto è incoraggiare gli investimenti nelle energie senza emissioni di carbonio, compreso il nucleare, e moderare così le bollette dei consumatori.
Secondo quanto afferma la ministra spagnola dell’Energia Teresa Ribera, l’accordo “contribuirà a stabilizzare i mercati a lungo termine e ad accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e non fossili”.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in videocollegamento al vertice ha dichiarato: «vi chiedo una cosa: non tradite i cittadini e la loro fiducia nell’Europa. Se nessuno crede nell’Europa, cosa terrà in vita l’Unione Europea? I cittadini europei non vedranno alcun beneficio se Mosca riceverà un lasciapassare da Bruxelles sotto forma di negatività nei confronti dell’Ucraina. Putin la userà sicuramente contro di noi e contro tutta l’Europa».
Orban e il veto all’Ucraina in Ue
Il primo ministro ungherese Viktor Orban ha dichiarato di essere contrario all’ingresso dell’Ucraina in Ue: «l’allargamento non è una questione teorica, è un processo basato sul merito, giuridicamente dettagliato, che ha delle pre condizioni, ce ne sono sette per l’Ucraina e anche nella valutazione della Commissione europea tre su sette non sono state raggiunte, per cui non c’è motivo per negoziarla».
Orban ha poi sostento che “l’Ungheria non collega nessuna questione ungherese a nessuna questione ucraina” in riferimento al possibile collegamento tra l’Ucraina e lo sblocco dei fondi europei destinati a Budapest congelati a causa alle violazioni dello stato di diritto.
I negoziati non sono facili. Il presidente del Consiglio vedrà Orban per affrontare alcuni dei nodi sul “no” detto a Kiev. «L’Ucraina non è realmente in grado di avviare negoziati, ma a causa della guerra, per ragioni geostrategiche, diciamo politiche, dobbiamo avviare i negoziati con loro. Penso che sia un errore. Questo è un errore, stiamo distruggendo l’Unione Europea» ha rimarcato Orban.
Il punto stampa di Tajani
A margine del pre-vertice del Ppe, Antonio Tajani ha tenuto un punto stampa e ha parlato di migranti e patto di stabilità: «noi non siamo pregiudizialmente contro la riforma del Patto di stabilità al centro dei negoziati in Ue, ma vogliamo che ci sia equilibrio. La trattativa è in corso, la presidente del Consiglio ne ha parlato ieri e ne sta parlando in questi giorni con i leader europei. Io mi auguro che si possa poi convocare una riunione dell’Ecofin per poi raggiungere un accordo».
Per quanto riguarda il patto con l’Albania ha aggiunto di “non essere preoccupato” dalla decisione dell’Alta Corte albanese sull’intesa con l’Italia sull’esternalizzazione dei Cpr: «credo che sia una questione di tipo giuridico che si risolverà in tempi abbastanza rapidi, però non tocca a noi commentare le decisioni della Corte di un Paese candidato a far parte dell’Unione europea».
Tema migrazioni e migranti
La commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa Dunja Mijatovic ha redatto un rapporto sulla visita che ha condotto in Italia a giugno, contenente anche la richiesta di mettere fine alla “criminalizzazione” delle Ong che salvano vite in mare: «le autorità italiane sono esortate a garantire una capacità di ricerca e salvataggio sufficiente e adeguata a fornire un’assistenza tempestiva ed efficace alle persone in difficoltà in mare, compresi i rifugiati, i richiedenti asilo e i migranti».
Colloquio Meloni-Macron, poi Scholz
Nella notte si è tenuto un incontro tra Meloni e Macron, a cui poi si è aggiunto per circa mezz’ora anche Olaf Scholz, in una saletta del bar dell’hotel Amigo dove soggiornano i tre leader.
Il colloquio è stato anticipato, era previsto per oggi, ma si è tenuto al termine del vertice Ue-Balcani Occidentali.
Il “vertice” si è concluso intorno all’una di stanotte e benché non ci sia stata alcuna indiscrezione sui temi affrontati sul tavolo c’erano il Patto di Stabilità, la revisione del Quadro finanziario pluriennale, l’apertura dei negoziati per l’ingresso dell’Ucraina in Ue e il veto dell’Ungheria imposto in questo senso da Orban.
Proprio con Orban è previsto un incontro della premier italiana oggi.
di: Micaela FERRARO
FOTO: EPA/OLIVIER MATTHYS