Si ipotizza ci fosse un eccessivo accumulo di grisù, le esplosioni a catena hanno coinvolto cinque diverse miniere
È salito a 11 il numero dei minatori rimasti uccisi nelle esplosioni a catena avvenute la notte di mercoledì 15 marzo, in cinque miniere nel villaggio di Peñas de Cajón, nel comune di Sutatausa.
La ragione delle esplosioni non è ancora stata chiarita ma si ipotizza un eccessivo accumulo di grisù. I numeri sono stati comunicati da Blu Radio di Bogotà dal governatore di Cundinamarca, Nicolás García. Quest’ultimo ha sottolineato come l’opera dei soccorritori si svolge a 900 metri di profondità per provare a raggiungere altri dieci minatori rimasti bloccati nelle gallerie.
“Ma ogni minuto che passa diminuisce la quantità di ossigeno a disposizione dei minatori, e questo riduce al minimo le speranze di un loro salvataggio con vita“, dice il governatore che poi assicurato che le cinque miniere coinvolte (Chocos, Golondrinas, Granada, Eléctrica e El Hoyo) avevano tutte una regolare autorizzazione per l’estrazione di carbone.
di: Alice GEMMA
FOTO: EPA/Mario Caicedo