Wang Wenbin

Wang Wenbin attacca gli States che sono “i primi da condannare”

Non ci sta la Cina e respinge le accuse di coercizione economica, il tema al centro del G7 finanziario che si sta svolgendo a Niigata e in agenda per l’incontro dei leader della prossima settimana a Hiroshima. Gli Usa, attacca la Cina, sono “probabilmente i primi da condannare”.

Lo spiega il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, che dichiara: «gli Usa hanno ripetutamente generalizzato il concetto di sicurezza nazionale, abusato delle misure di controllo dell’export e adottato pratiche discriminatorie e sleali verso le aziende di altri Paesi, violando gravemente i principi di economia di mercato e concorrenza leale» e chiede la fine dei “circoli ristretti ed esclusivi”.

Il ministro degli Esteri cinese Qin Gang ha sostenuto che Cina ed Europa debbano respingere insieme “la mentalità da Guerra Fredda” perché in caso di “una nuova Guerra Fredda, gli esiti saranno ancora più disastrosi del passato e danneggeranno seriamente le relazioni e la cooperazione tra le due parti“. Qin Gang ha inoltre aggiunto che mentre i ministri degli Esteri dell’Ue sono impegnati a “ricalibrare” la posizione di Bruxelles verso Pechino, le parti dovrebbero “guidare il miglioramento del coordinamento e degli scambi tra le maggiori potenze“.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: EPA/MARK R. CRISTINO