Boric

Le coalizioni di sinistra non raggiungendo i 20 voti non potranno opporre il veto alle decisioni di destra sulla Costituzione

Il Cile per redigere una nuova proposta di Costituzione ha scelto la destra.

Alle urne, infatti, domenica 7 maggio hanno trionfato i partiti di destra. Il 35,4% dei consensi è stato conquistato dal Partito Repubblicano guidato dall’ultra conservatore José Antonio Kast che ha così ottenuto 22 seggi, la coalizione di centrodestra Chile Seguro ha ottenuto il 21,1% e 11 seggi. Almeno 33 seggi (su 50) per i consiglieri che dovranno redigere la nuova proposta di Costituzione su quella ereditata dalla dittatura di Augusto Pinochet sono dunque andati a destra, mentre la coalizione di sinistra di Gabriel Boric, ha ottenuto il 28,4% delle preferenze e 17 seggi.

La sinistra, così, non arrivando al minimo di 20 voti, vede sfumare la possibilità di opporre il veto alla proposta di destra e le due parti politiche dovranno trovare un accordo per la nuova Costituzione.

Nel Paese il governo del socialista Boric ha visto perdere consensi in fretta, a causa di errori di gestione e una politica, secondo gli opinionisti, che non guarda ai bisogni dei cileni. A pesare sul governo anche la forte percezione di insicurezza, l’immigrazione irregolare mal gestita, polemiche intorno agli indulti e l’inflazione che è arrivata a superare il 12,8%.

«Il processo precedente ha fallito perché non abbiamo saputo ascoltare chi pensa diversamente. Voglio invitare il Partito Repubblicano a non commettere l’errore che abbiamo commesso noi in passato» ha commentato Gabriel Boric.

di: Flavia DELL’ERTOLE

FOTO: ANSA/EPA/Isaac Esquivel