Ursula von der Leyen ha annunciato un pacchetto per la protezione delle frontiere, nuove sanzioni alla Russia e proposte sul piano industriale
Più attenzione al controllo e alla protezione delle frontiere da un lato, flessibilità sull’uso dei fondi esistenti ma aiuti di Stato più rapidi e estesi dall’altro. Si è chiuso a notte fonda il vertice dei leader dell’Ue che, nonostante le difficoltà, alla fine hanno trovato una quadra. «Quello che abbiamo concordato è che per la protezione delle frontiere abbiamo bisogno di un pacchetto integrato con tre fonti di finanziamenti: i finanziamenti nazionali, i contributi bilaterali e poi i finanziamenti dell’Ue», ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa conclusiva. Ed ha aggiunto: «sulle sanzioni alla Russia i preparativi sono ancora in corso. Vogliamo colpire beni quasi insostituibili da altre origini e in particolare la macchina da guerra russa, cercando di individuare le tecnologie e i pezzi di ricambio utilizzati dalle forze armate russe. Bloccheremo tutte le esportazioni dei beni di cui siamo fornitori».
L’appuntamento ha avuto un solo vero protagonista: Volodymyr Zelensky. Il presidente ucraino tuttavia non torna a Kiev con il bottino pieno vista la frenata di Macron nel consegnare gli aerei all’Ucraina a breve.
Da sottolineare anche il nuovo scontro tra Macron e Giorgia Meloni. La premier in mattinata farà una conferenza stampa e forse tornerà sul tema. Macron, interpellato dai cronisti, ha plasticamente fotografato il gelo con Roma: «non c’è stato nessun bilaterale con Meloni, ma ci siamo incrociati. Io rispetto sempre le persone e le loro scelte, è una questione di principio», ha detto.
Fra poche ore Meloni però illustrerà anche quelli che, secondo Palazzo Chigi, sono i passi avanti registrato al summit su migranti e dossier economici. «Sono molto soddisfatta del Consiglio europeo», ha sottolineato la presidente uscendo dall’Europa Building. La conferenza stampa è prevista per le 11.30.
Zelensky in Polonia
Oggi Volodymyr Zelesnky ha fatto tappa in Polonia, dove ha visto il suo omologo polacco Andrzej Duda, prima di rientrare in Ucraina. Lo riferisce sui social Marcin Przydacz, capo del dipartimento affari internazionali della presidenza polacchi, specificando che l’incontro della durata di ore è avvenuto nella località di Rzeszów, ultima città polacca prima di entrare nel territorio ucraino.
La prossima settimana Duda incontrerà il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
Migrazioni e industria
Tra gli altri temi esplorati durante la prima giornata del vertice anche la questione migranti e lo sviluppo industriale. La presidente della Commissione ha annunciato che verranno presentate delle “proposte legislative concrete” sul piano industriale green per rispondere all’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti “a metà marzo in tempo per il prossimo vertice Ue di fine marzo“.
Nelle conclusioni pubblicate, invece, si legge: “il Consiglio europeo riconosce la specificità delle frontiere marittime, inclusa la salvaguardia delle vite umane, e sottolinea la necessità di rafforzare la cooperazione sulle attività di Ricerca e salvataggio, e in questo contesto, prende nota del rilancio del gruppo di contatto sull’azione di Search & Rescue“.
Von der Leyen ha poi spiegato che “il Consiglio europeo ha chiaramente riconosciuto che la migrazione è una sfida europea che richiede una risposta europea“.
di: Maria Lucia PANUCCI
aggiornamenti di: Alessia MALCAUS
FOTO: ANSA/EPA/OLIVIER HOSLET