Matraxia e Gramenzi si sono rivolti ai giudici che devono decidere in merito all’accusa di violenza sessuale nei confronti di Pamela Mastropietro
«La giustizia non deve essere vendetta», ha detto durante la sua arringa l’avvocato Rosario Matraxia che difende Innocent Oseghale. «Il fatto è orribile – ha aggiunto -, l’imputato è stato condannato per i reati commessi, la condanna di omicidio è stata affermata irrevocabilmente, ma “il reato di violenza sessuale non è provato». Per il legale “dire che la giovane ha preteso un rapporto sessuale con Oseghale e che quindi è avvenuta la violenza appare irreale”.
Lo ha fatto rivolgendosi ai giudici che devono decidere in merito all’accusa di violenza sessuale nei confronti di Pamela Mastropietro.
«Non c’è nulla per cui oggi Oseghale può essere condannato», ha detto l’avvocato Gramenzi, collega di Matrixia, che difronte alla Corte ha sostenuto “l’insussistenza dell’aggravante di violenza sessuale” nei confronti del suo assistito “perché il fatto non sussiste”.
Oggi, mercoledì 22 febbraio, sono stati sentiti a porte chiuse a Perugia i due testimoni citati per il processo d’appello bis nei confronti di Innocent Oseghale, riguardante il solo reato di violenza sessuale. L’uomo era già stato condannato all’ergastolo per avere ucciso e fatto a pezzi Pamela Mastropietro nel gennaio del 2018 a Macerata.
I testimoni sono i due uomini con i quali Pamela ha avuto rapporti dopo avere lasciato la comunità prima di essere uccisa. Il legale del testimone, ha parlato della necessità “di tutelare la riservatezza del testimone che è stato già vittima dell’indesiderato clamore mediatico connesso alla vicenda e la sicurezza dello stesso”.
Dopo aver sentito i testimoni, la Procura generale di Perugia ha chiesto la conferma della condanna all’ergastolo per Oseghale. Secondo il sostituto procuratore Paolo Barlucchi “ci sono una serie di elementi che ci dicono che Pamela era totalmente nelle mani di Oseghale, che ne poteva fare ciò che ne voleva e che ha preteso rapporti sessuali non protetti“.
Presenti i genitori di Pamela ed alcuni amici e amiche della ragazza che hanno riempito la piazza all’esterno di Palazzo di Giustizia con striscioni per sostenere la famiglia della vittima e contro Oseghale. «Giustizia per Pamela Mastropietro» si legge.
Assente l’imputato.
di: Alice GEMMA
aggiornamento di: Marianna MANCINI
FOTO: ANGELA/ ROTINI