Enac e Antitrust intervengono alle audizioni per le Commissioni Ambiente e Industria del Senato in vista della chiusura dei termini per gli emendamenti al decreto Asset
Domani 13 settembre scadono i termini per presentare gli emendamenti al decreto Asset, testo molto attenzionato soprattutto in alcune sue parti come quelle che riguardano le misure contro il caro aerei a quelle sugli extraprofitti bancari.
Oggi si sono svolte quattro ore di audizioni per le Commissioni Ambiente e Industria del Senato, aperte proprio dal capitolo “caro voli”. Enac nella persona del presidente Pierluigi Umberto Di Palma sostiene che nel mercato aereo “assistiamo a un fenomeno in cui si creano oligopoli, in particolare nel caso di Ryanair che ha comprato altre compagnie come Air Malta, ma anche di altri“: l’intervento normativo sarebbe quindi necessario ma da migliorare.
Per l’Antitrust, come dice il presidente Roberto Rustichelli, la norma è stata “vivacemente contestata dalle compagnie aeree che vi ravvisano un’illegittima compressione della libertà di fissazione delle tariffe, tuttavia all’autorità sembra che queste critiche non colgano nel segno“. «La norma non limita la facoltà di determinare indipendentemente le proprie politiche di prezzo. Appare invece perseguire un obiettivo di natura perequativa e impedire lo sfruttamento abusivo del potere di mercato a pregiudizio di consumatori particolarmente vulnerabili», dichiara.
Il decreto delle compagnie
Ha fatto discutere l’intervista rilasciata dell’ad di Ryanair Michael O’Leary dopo il decreto del governo. «Abbiamo già ridotto i voli del 10% in Sardegna e lo faremo quest’inverno per la Sicilia. Questo decreto illegale danneggerà il traffico nazionale italiano poiché incoraggerà le compagnie aeree, come Ryanair, a ridurre i voli/capacità sulle rotte nazionali (che sono soggette al decreto) e a trasferire voli/capacità su rotte internazionali da/per Milano e Roma dove è ancora possibile fissare i prezzi liberamente. Questo decreto porterà solo meno voli e tariffe più alte per Sardegna e Sicilia», ha dichiarato l’ad.
«L’Italia, le sue Isole e le sue Regioni sono state tra i maggiori beneficiari della crescita e delle tariffe basse di Ryanair e purtroppo questo decreto, stupido e illegale, basato su consigli falsi e inaccurati di Enac, avrà l’effetto opposto, riducendo la capacità e aumentando le tariffe per la Sardegna e la Sicilia, fino a quando non verrà annullato dai tribunali – ha aggiunto. – Non è vero che abbiamo un algoritmo di riconoscimento dell’apparecchio con cui viene fatta una prenotazione e non è vero che siamo in grado di geolocalizzare il cliente. Vogliono ridurre le tariffe ma non sanno come fare e domani all’incontro con il governo il ministro Urso ci chiederà come farlo funzionare. Il decreto tariffe è contro i principi dell’Ue, che per questo lo annullerà».
E ancora, ha concluso: «mentre incrementiamo le rotte internazionali da e per Milano quest’inverno, la crescita italiana è messa a repentaglio dal decreto illegale del governo che limita la libertà delle compagnie aeree di fissare tariffe più basse. La legge europea garantisce alle compagnie aeree la libertà di fissare i prezzi più bassi o più alti e nessun decreto italiano può limitare questa normativa».
Fermato dai cronisti fuori palazzo Piacentini, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha commentato così le parole di O’Leary: «l’Italia è un paese sovrano, non si fa ricattare da alcuno». E intanto da Ita Airways parla il direttore generale Andrea Benassi: «manterremo o addirittura aumenteremo il numero dei voli per la Sicilia, in particolare per Catania e Palermo, da Fiumicino e da Linate, e per la Sardegna. Noi abbiamo garantito la massima disponibilità a capire quali sono le metodologie migliori per garantire l’applicazione puntuale del decreto asset sul caro-voli. Non ci tiriamo indietro nel minacciare la riduzione di operativo o di voli come qualcun altro ha minacciato o implementato. Garantiremo tutto l’operativo necessario».
Il presidente della Regione Sicilia Renato Schifani ha dichiarato: «Da tempo avevo denunciato l’inaccettabile comportamento di Ryanair che, con i suoi prezzi assurdi, danneggia i siciliani e chi vuole raggiungere la nostra terra. Siamo certi che il governo nazionale terrà il punto, facendo lo propria parte. Anche noi faremo di tutto perché nuovi vettori possano raggiungere la Sicilia».
Salvini, a breve incontro con i vertici di Ryanair
«I vertici di Ryanair dicono che non rispetteranno le misure del governo sul caro voli? Li incontrerò a breve» ha affermato il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.
di: Alessia MALCAUS
FOTO: VIRGINIE LEFOUR-ARCHIVIO / ANSA / COC