Il candidato dem alle presidenziali si difende dagli attacchi e nega ogni accusa
Dopo l’annuncio della sua candidatura alle prossime elezioni presidenziali, attese nel 2024, su Robert Jr. Kennedy si sono accesi i riflettori dei media internazionali. Non sono sfuggite alle polemiche, in particolare, le sue posizioni sui vaccini, fortemente contrarie, e sugli ebrei.
Nei giorni scorsi il New York Post aveva postato un video in cui l’avvocato ambientalista dichiarava che il Covid-19 fosse “stato studiato per attaccare i bianchi e i neri piuttosto che gli ebrei ashkenaziti e i cinesi“.
L’ennesima frase dello scandalo per il nipote di JFK, che è stato chiamato in audizione da una commissione del Congresso Usa che lo ha interrogato in merito. L’aspirante presidente democratico ha però respinto ogni accusa, preferendo ricordare il proprio diritto di parola e attaccando l’amministrazione Biden piuttosto che ritrattare le proprie uscite.
Anche nella commissione della Camera non mancavano le ragioni politiche: a interrogare Kennedy è il trumpiano Jim Jordan, intenzionato a dimostrare come Biden censuri anche le voci del dissenso all’interno del proprio partito, a partire dalla questione sui vaccini.
di: Marianna MANCINI
FOTO: ANSA/EPA/JIM LO SCALZO