BRANDIZZO

La Procura esaminerà i cellulari di due vittime, i tablet dei macchinisti e le due scatole nere del treno

La Procura di Ivrea (Torino) esaminerà i cellulari di due delle vittime dell’incidente ferroviario di Brandizzo per valutare perché il treno li ha travolti mentre stavano lavorando. I telefoni sono quelli di Giuseppe Aversa e Giuseppe Lombardo.

Tra i materiali sequestrati per il fascicolo seguito dalle pm Giulia Nicodemi e Valentina Bossi ci sono anche i tablet del macchinista Marcello Pugliese e di Francesco Gioffrè, che si trovava con lui nella cabina di guida. Verranno estratti anche i dati delle due scatole nere del treno.

La Procura nominerà un consulente tecnico per l’analisi dei materiali. Agli accertamenti potranno partecipare anche i due indagati, il tecnico di Rfi Antonio Massa e il caposquadra della Sigifer Andrea Girardin Gibin.

Dal Papa ai muri, il grido di dolore per gli operai

Lunedì 11 il Papa ha ricordato gli operai: «le tragedie e i drammi nei luoghi di lavoro purtroppo non cessano, nonostante la tecnologia di cui disponiamo per favorire luoghi e tempi sicuri. A volte sembra di sentire un bollettino di guerra» dice ricevendo in udienza l’associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro. Poi punta il dito contro gli imprenditori o i legislatori che “invece di investire sulla sicurezza, preferiscono lavarsi la coscienza con qualche opera benefica“.

Il grido del Papa si unisce a quello popolare: nella notte a Borgovercelli, sulla strada davanti all’ingresso dell’azienda dei cinque operai Sigifer, è apparsa una gigantesca scritta di vernice rossa: «assassini. Basta appalti».

di: Francesca LASI

aggiornamento di: Marianna MANCINI

FOTO: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO