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Marco Raduano, condannato all’ergastolo, avrebbe scavalcato il muro di cinta servendosi di alcune lenzuola

Marco Raduano, boss della Sacra Corona Unita, è evaso dal carcere Badu ‘e Carros di Nuoro, dove stava scontando l’ergastolo in regime di alta sicurezza.

Stando a quanto riferito da TgCom24, il 39enne foggiano è riuscito a fuggire scavalcando il muro di cinta con delle lenzuola annodate. Sono scattate le ricerche in tutto il Nuorese.

Raduano, detto “Pallone”, fa parte del clan dei Montanari. È stato condannato per omicidio, violazione delle leggi sulle armi e altri reati.

Una vicenda che riaccende i riflettori sulle condizioni dei penitenziari italiani.

Il segretario generale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) Donato Capece ha dichiarato: «Quel che è successo è di inaudita gravità ed è la conseguenza dello scellerato smantellamento delle politiche di sicurezza delle carceri. Il sistema penitenziario, per adulti e minori, si sta sgretolando ogni giorno di più. Denunciamo da tempo che la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, l’aver tolto le sentinelle della polizia penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, la mancanza in organico di poliziotti, il mancato finanziamento per i servizi anti-intrusione e anti-scavalcamento».

«La politica e n’è completamente fregata – ha proseguito Capece – Questa evasione è la conseguenza dello smantellamento delle politiche di sicurezza dei penitenziari e delle carenze di organico della polizia penitenziaria, che ha 7mila agenti in meno. Smembrare la sicurezza interna delle carceri favorisce inevitabilmente gli eventi critici, che sono costanti e continui».

di: Francesca LASI

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